Trump difende Jared Kushner e il suo operato: «Ho piena fiducia in lui»

29 Mag 2017 9:36 - di Bianca Conte

La Merkel lo scarica e con la fine del G7 mette la pietra tombale sulla fiducia del vecchio continente in versione germanocentrica nei confronti degli Stati Uniti. La stampa americana gli sta alle calcagne e, come lui stesso ha avuto modo di dire solo poco fa con un hashtag su Twitter, «I Fake News Media lavorano duro per screditare e svilire il mio uso dei social media perché non vogliono che l’America senta la verità!». Insomma tempi duri, durissimi per Donald Trump, un presidente che gli elettori d’oltrecoeano acclamano a furor di popolo (con buona pace della elite hollywoodiana e della conventicola targata Hillary Clinton), ma che la stampa e il web stanno tentanto di delegittimare ogni giorno di più.

Trump, in difesa del genero Jared Kushner 

Un presidente che sta mantendendo le promesse fatte in campagna elettorale, una ad una. Un imprenditore in prestito alla politica che dalla sua ha un fiuto, una risolutezza, una operosità e una lungimiranza che, tradotti nel suo impegno alla Casa Bianca, significano – come del resto il presidente stesso ha ricordato poche ore fa twittando sui social riguardo il provvedimento definito dalla Casa Bianca al momento della sua presentazione come «il più grande taglio delle tasse della storia degli Stati Uniti» – una «massiccia riforma di taglio delle tasse che sta procedendo molto bene, ed è di fatto in avanti sui tempi. Grandi benefici per tutti!». Tutto questo, però, evidentemente non è ancora abbastanza per i suoi detrattori – specie quelli insediati nei giornali di maggior prestigio e autoerevolezza mediatica come il Washington Post o il New York Times che, da settimane a questa parte soprattutto, hanno intensificato la battaglia a colpi di scoop contro il presidente Usa, specie relativamente all’affaire Russiagate, la cui svolta iperbolica è arrivata con il licenziamento del capo dell’Fbi….

Una macchina del fango ben oliata

Una macchina del fango ben oliata, insomma, quella messa in moto contro Donald Trump e il suo staff che, come un’onda anomala – e decisamente anomala considerando come i giornali trattavano e coccolavano il predecessore di Trump alla Casa Bianca – adesso sta travolgendo soprattutto il genero del tycoon, Jared Kushner. Costringendo Trump a una discesa in campo indirizzata quanto meno a stoppare i tanti interventi a gamba tesa effettuati finora contro i suoi collaboratori e – perché no? – la sua stessa famiglia. «Jared sta facendo un ottimo lavoro per il paese. Ho piena fiducia in lui», ha tuonato Trump prendendo così le difese del genero e suo stretto consigliere, nella tarda serata di ieri, citato niente poco di meno che dal New York Times. «È rispettato praticamente da tutti e sta lavorando a programmi che faranno risparmiare al nostro paese miliardi di dollari. Inoltre, cosa forse ancora più importante, è un’ottima persona», ha sentenziato autorevolemente Trump. Il presidente. Il genero. Il padre. Basterà? 

 

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