Strage di Manchester, altri due arresti: ora sono 11 i sospetti detenuti

27 Mag 2017 15:04 - di Redazione

La polizia britannica ha arrestato questa mattina altre due persone nel quadro delle indagini sull’attentato di Manchester. L’operazione, ha reso noto la polizia su Twitter, è stato compiuto in un’abitazione nella zona di Cheetham Hill, dove le forze di sicurezza hanno fatto irruzione e arrestato due uomini sospettati di reati terroristici. In totale sono 13 le persone arrestate a seguito dell’attacco, due delle quali però sono poi state rilasciate. Intanto prosegue l’indagine: odore di sostanze chimiche, una sbarra di ferro in bagno, resti di tessuto da tende strappato, lenzuola usate da più di una persona, l’elettricità chiusa e l’allarme antincendio disattivato. Così si presentava l’appartamento dove ha vissuto Salman Abadi fino a sei settimane prima dell’attentato da lui compiuto a Manchester. Lo ha raccontato alla Bbc Mohammed El-Hudarey, un amico del proprietario dell’appartamento. Tre mesi e mezzo fa, Abadi aveva risposto ad un annuncio economico per l’affitto di un appartamento in un edificio nel sobborgo di Blackley, presentandosi come uno studente che la notte lavorava come fattorino per le consegne. Abadi doveva rimanere due mesi, ma circa un mese e mezzo fa, il proprietario, Aimen Elwafi, ha ricevuto una telefonata a tarda sera in cui il suo inquilino lo avvisava che se andava perché “volava all’estero”. Arrivato poco dopo, Elwafi aveva trovato l’appartamento vuoto. Le finestre non sembravano mai essere state aperte e ristagnava un puzzo di sostanze chimiche. “Non abbiamo minimamente pensato che fosse un terrorista o un artificiere, forse un trafficante di droga o qualcuno dedito a pratiche di stregoneria”, ha riferito El-Hudarey. Particolare curioso: tutti gli adesivi sui muri lasciati da precedenti bambini erano stati grattati via con cura. Quando, dopo l’attentato di Manchester, Elwafi ha capito chi era il suo inquilino, era “in lacrime”. Ed ha contattato subito la polizia, racconta l’amico, malgrado si fosse in realtà trattato di un subaffitto illegale.

Rimane la massima allerta in Gran Bretagna

Intanto poliziotti armati veglieranno sulle centinaia di eventi pubblici attesi in Gran Bretagna in questo lungo week end – anche lunedì è festa- mentre il paese è ancora sotto choc per l’attentato di Manchester e lo stato di allarme rimane al massimo livello. Rientrata in anticipo dal G7 di Taormina, la premier Theresa May ha di nuovo presieduto questa mattina una riunione del Cobra, il comitato per la sicurezza del governo britannico, riferisce la Bbc. La polizia ha annunciato di aver rivisto i piani per la sicurezza di oltre 1300 eventi in tutto il paese e ha esortato la gente a parteciparvi. “Ovunque vogliate andare, a fare shopping, partecipare ad eventi musicali o sportivi, incoraggio la gente a farlo. Vedrete più poliziotti, alcuni armati altri no, che proteggeranno il pubblico”, ha detto Mark Rowley, responsabile della polizia per l’antiterrorismo. La sicurezza di Buckingham Palace, del Parlamento e altri siti sensibili è stata affidata alle forze armate permettendo di utilizzare per la sicurezza degli eventi pubblici un migliaio di poliziotti in più. Fra gli eventi di massa attesi nel weekend vi sono le finali del campionato di calcio a Wembley e Hampden Park, la maratona di Manchester, il festival radio della Bbc e la finale di rugby a Twickenham

 

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