Roma, residenti in rivolta: «La stazione Tiburtina in mano a rom e tossici»

9 Mag 2017 14:16 - di Augusta Cesari

Una situazione ormai fuori controllo. Una terra di nessuno. Esasperati dal degrado, si sono dati appuntamento all’alba i residenti della Stazione Tiburtina, a Roma, per tappezzare di striscioni la zona. “La sopraelevata va abbattuta – si legge sugli striscioni – Basta degrado!”. ”Siamo all’esasperazione, siamo invasi tutti i giorni da ubriaconi, parcheggiatori abusivi, tossici e bande rom – spiegano in una nota firmata dal Comitato Cittadini Stazione Tiburtina e dall’Associazione Rinascita Tiburtina. Il Comitato cittadini Stazione Tiburtina ha un profilo Fb che è tutto un programma.

La stazione Tiburtina, terra di nessuno

“Ogni sera gruppi spontanei non autorizzati concentrano sotto casa nostra oltre quattrocento persone problematiche per somministrargli pasti in un luogo non idoneo e privo di qualsiasi requisito igienico. Tutte queste persone – si racconta nella nota – osservano il seguente ciclo giornaliero: si ubriacano, mangiano, si riubriacano e dormono poi qui sotto ai nostri portoni. Riversano una quantità spropositata di pipì in strada oltre che di bottiglie di vetro e cartoni di vino. La zona è una latrina, una discarica. L’odore di urina arriva alle finestre e ci sono cumuli di rifiuti ovunque”. “A gennaio – raccontano i residenti in preda a una giustificate esasperazione – la pulizia dell’Ama, che era sospesa da due anni, è ripresa. In quell’occasione il Municipio voleva darci un segnale in cambio dell’apertura del centro migranti al Ferrhotel, proprio qui alla Stazione Tiburtina”, ma “due settimane fa è stata annunciata la mancata apertura del centro migranti e l’Ama ha smesso di venire. La pulizia settimanale sarebbe prevista ogni mercoledì, non si vede più nessuno. Siamo invasi da bottiglie di vetro e da ogni genere di rifiuto” e la “sicurezza ormai non c’è più”.

I cittadini: “Raggi, devi abbattere la sopraelevata”

Bande rom, droga, immondizia e non solo. Per non farsi mancare niente. “Per parcheggiare noi residenti siamo costretti a pagare quotidianamente i parcheggiatori abusivi”, è la denuncia dei residenti, secondo cui “il permesso comunale per parcheggiare sulle strisce blu non vale più nulla”. Tra l’altro, raccontano, “durante la somministrazione abusiva dei pasti c’è stata l’ennesima rissa” a colpi di “bottiglie di vetro” all’uscita della metropolitana “dove sono migliaia le persone costrette a passarci per necessità”. Tra l’altro, sottolineano, “l’assembramento serale è addirittura raddoppiato nelle ultime settimane. Ciò che è successo alla giornalista di Matrix alla Stazione Termini è ciò che rischiamo ogni sera noi residenti alla Stazione Tiburtina”. Gli striscioni individuano una richiesta forte dei residenti: l’abbattimento della sopraelevata. ”La sopraelevata dà dimora e riparo a tutto il degrado dell’area. L’abbattimento è un progetto già finanziato durante la giunta Alemanno con circa dieci milioni di euro, bloccato per problematiche interne del Pd durante la giunta Marino e che sta per diventare progetto esecutivo ora con la Giunta Raggi. Nonostante siamo ad ormai un passo dalla cantierizzazione di quest’opera, leggiamo incauti comunicati stampa anche da parte di Enrico Stefano, presidente della Commissione Trasporti del Comune di Roma, che rilanciano lo scellerato progetto degli orti urbani. Chi propone di fare aree verdi alla Stazione Tiburtina non conosce la zona e anzi forse non c’è mai neanche passato”. “Un’area verde qui sarebbe utilizzata solo ed esclusivamente da personaggi poco raccomandabili – concludono – Come residenti chiediamo che il progetto di abbattimento della sopraelevata e di riqualificazione dell’area già in possesso del Comune di Roma diventi esecutivo così com’è senza cambiare neanche una virgola”.

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