Povero Gentiloni, commissariato dalla Boschi: “Su ogni atto decide lei”

7 Mag 2017 17:32 - di Antonio Marras

Lo scoop è di Repubblica, che ha svelato il contenuto di una circolare interna, arrivata sulle scrivanie di tutti i ministeri direttamente da Palazzo Chigi: un atto che sancisce un vero e proprio commissariamento del governo Gentiloni da parte della “preferita” dell’ex premier, rieletto oggi segretario del Pd, quel Matteo Renzi che ha investito Maria Elena Boschi del ruolo di supervisore di tutti gli atti dell’esecutivo. “Diciassette righe esplosive, che neanche il linguaggio burocratico delle circolari interministeriali riesce a camuffare: d’ora in poi, si legge su carta intestata della Presidenza del consiglio, ogni decreto ministeriale, ogni nomina, ogni singolo atto amministrativo o documento prodotto dai dicasteri – e destinato a transitare da Palazzo Chigi – dovrà essere sottoposto al vaglio preventivo della sottosegretaria Maria Elena Boschi”, scrive Repubblica.

Una bomba, che ha provocato proteste e mal di pancia tra tutti i ministri e, a quanto pare, anche nelle segrete stanze del premier Gentiloni.  La ricostruzione di Repubblica è da brivido: “È un intervento a gamba tesa. In poche ore, mezzo governo è sul piede di guerra, la tensione è talmente alta che alcuni membri dell’ esecutivo, rossi di rabbia, bussano alla porta di Paolo Gentiloni…”.

Una circolare che crea un governo ombra della Boschi

La circolare è datata 28 aprile ed è firmata dal segretario generale Paolo Aquilanti, braccio destro della Boschi. Ma cosa c’è scritto? «Si richiama l’attenzione sulla necessità di far pervenire in preventiva visione alla Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio, per il tramite del Segretario Generale, ogni schema del provvedimento, destinato ad essere adottato in forma di Dpcm o Dpr. La stesse indicazioni dovranno essere seguite per gli schemi di atti amministrativi e per i documenti, di qualsiasi natura, da sottoporre alla deliberazione o all’ esame del consiglio dei ministri ». Carta canta: è nato il governo Boschi.

Anche se la diretta interessata parla di fake news: “Assolutamente nessun commissariamento, è il classico esempio di fake news”, fa sapere la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. “Si tratta di rispettare regole che ci sono già – aggiunge Boschi arrivando all’assemblea del Pd- se poi si vogliono cambiare le regole sono la prima a dare una mano. Ma finché ci sono queste regole, vanno  rispettate”.

Vaglielo a spiegare a Padoan e a Calenda che da oggi dovranno dare conto alla signorina toscana…

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