Palermo, FdI-Lega: “Siamo gli unici a difendere il centrodestra dagli ex Pd”

10 Mag 2017 14:48 - di Alberto Cardillo

La campagna elettorale palermitana ad un mese dalle elezioni entra nel vivo. Partita nella partita è certamente lo scontro tra i due centrodestra: il primo di stampo “macronista” a sostegno dell’ex Pd Fabrizio Ferrandelli -lo stesso Ferrandelli si è autodefinito “un Macron in salsa palermitana”- con Forza Italia e cuffariani nel ruolo di principal sponsor, il secondo più “lepenista”, con Fratelli d’Italia e Noi con Salvini a sostegno del giovane Ismaele La Vardera.

Proprio qualche giorno fa questi ultimi hanno presentato la propria lista alle amministrative, la quale, per l’appunto, riunisce sotto un unico simbolo “Fratelli d’Italia”, “Noi con Salvini”, e “Il centrodestra”. Oltre a molte new entry, sono presenti nella lista il consigliere uscente Giorgio Calì, l’ex assessore Raoul Russo e l’attore di “Meri per sempre” Francesco Benigno.

Per i sovranisti di Meloni e Salvini è un vero e proprio test in vista delle Regionali, una tornata elettorale per la quale, fino al momento, il centrodestra non è riuscito a trovare un accordo: “È vero – ammette Alessandro Pagano, leader siciliano di Noi con Salvini – Palermo rappresenta un test importantissimo per le regionali, ma lo è prima di tutto per i palermitani. Se il fallimento di Orlando è sotto gli occhi di tutti – continua Pagano – a nulla valgono i tentativi di restyling di Forza Italia. Insieme ai cuffariani, vogliono portare i voti della destra alla sinistra rappresentata da Fabrizio Ferrandelli, tessera Pd fino allo scorso dicembre, il quale si è autodefinito il Macron in salsa palermitana e quindi, come Macron, un uomo nelle mani dei pupari della massoneria finanziaria sinistrorsa”.

Per Ignazio La Russa: “Ismaele La Vardera è il nostro Dybala. Per vincere servono coraggio, innovazione, passione ed entusiamo sposati ovviamente con la capacità. Lui ha tutte caratteristiche che servono per vincere e amministrare una città come Palermo. Qualcuno ci dice che è troppo giovane e troppo inesperto, lo dicevano anche di Dybala, che, invece, ha ridicolizzato i golia del calcio europeo. Noi sfidiamo gli analisti a riflettere che nulla è impossibile per chi ha qualità e passione – ha aggiunto La Russa – e il mio auspicio è che questa sfida amministrativa a Palermo possa concludersi come quella di Dybala, che ce l’ha fatta ad arrivare contro i pronostici iniziali. Orlando è considerato un usato sicuro ma dopo cinque anni l’usato diventa non da rottamare ma sicuramente meno sicuro”.

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