Legittima difesa, la Chiesa: una legge-pasticcio, difendersi non è peccato

6 Mag 2017 14:34 - di Paolo Lami

La legge sulla legittima difesa? Un pasticcio che va cambiato. E se la difesa è, davvero, legittima, difendersi non è peccato, ognuno deve tutelare la propria vita. Non è un politico dell’opposizione a schierarsi contro la confusa normativa licenziata dalla Camera e voluta dal Pd ma la stessa Chiesa. Che, per bocca di Monsignor Gianfranco Girotti, reggente di lungo corso della Penitenzieria Apostolica, una sorta di “Tribunale delle anime” del Vaticano, il primo dei Tribunali della Curia Romana, interviene sul dibattito che si è acceso attorno al testo normativo tanto contestato.

«La Chiesa non insegna che si debbano tenere armi in casa – ci tiene a premettere il monsignore – ma la legittima difesa, quella davvero legittima, non è un peccato: ognuno deve tutelare la propria vita». Quanto alla norma, che presenta troppi «inciampi», per monsignor Girotti «va cambiata», ma dicendo, con grande chiarezza, che il problema esiste.

Il presule ottantenne passa in rassegna il testo oggetto di polemiche bipartisan e che ora dovrà passare al vaglio del Senato, sottolineando le «diverse lacune che andranno modificate. Si considera legittima la reazione ad un’aggressione che avviene di notte ma non di giorno. Come è possibile?», si chiede perplesso il monsignore. «E poi si fanno distinguo anche sullo stato d’animo che un’aggressione provoca – rileva il vescovo – come se un giudice dovesse diventare anche psicologo».

In definitiva, secondo l’ex-capo della Penitenzieria che rimise l’incarico nelle mani di Benedetto XVI per raggiunti limiti di età, «l’aggressione mortale deve essere l’ultima spiaggia e la Chiesa non la ammette ma – ammonisce monsignor Girotti – la legittima difesa non è un peccato quando c’è di mezzo una vita da tutelare».

Il vescovo dice, anche, che per sua «sensibilità» personale non terrebbe mai un’arma sotto il cuscino: «per come sono io non l’avrei. Detto questo – puntualizza Girotti – non escludo che, se mi trovassi  in luogo di rischio concreto, nel rispetto delle regole, questo potrebbe diventare possibile».

L’ex-reggente della Penitenzieria ritiene che quando ci sono in ballo temi tanto importanti come la sicurezza non si possano fare separazioni tra destra e sinistra. «Tutta questa polemica per cui sulla sicurezza» il Pd «starebbe inseguendo la destra è usata in maniera strumentale – sottolinea monsignor Girotti – Stiamo parlando di sicurezza e di principi etici che appartengono a tutti». Per questo il presule si augura che ora la legge sulla legittima difesa in Senato riceva «i necessari correttivi per renderla più giusta e più adeguata».

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