Inviata di Matrix aggredita, fermato un ivoriano. Era stato espulso nel 2016 (video)

4 Mag 2017 16:08 - di Federica Parbuoni

È un cittadino della Costa d’Avorio di 37 anni, senza fissa dimora, senza documenti, con diversi precedenti e raggiunto da un decreto di espulsione nel settembre dello scorso anno, l’uomo che l’altra sera ha aggredito alla Stazione Termini la giornalista di Matrix, Francesca Parisella, mentre era impegnata in un servizio sulle condizioni in cui vivono gli immigrati che arrivano in Italia. 

L’aggressione in diretta tv

L’ivoriano è stato fermato dalla Polfer, che ha svolto le indagini sul caso. A suo carico c’è una denuncia per i reati di violenza privata, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti e la sua posizione è al vaglio dell’Autorità giudiziaria. L’aggressione si è consumata in via Marsala, mentre la giornalista era in collegamento in diretta con lo studio. In tv si sono sentite le urla dell’invita e si sono viste le immagini confuse della telecamera, che era stata scagliata a terra dallo straniero, che l’ha presa a calci e che poi ha tentato di colpire anche la giornalista, inseguendola dopo che era riuscita a fuggire. Con Parisella c’era anche il cameraman. Entrambi sono stati aiutati da un tassista e così sono riusciti a cavarsela senza conseguenze. 

L’allarme della Federazione della stampa

Sulla vicenda è intervenuta la Federazione nazionale della stampa, sottolineando che questa aggressione «ripropone in modo drammatico il tema della sicurezza dei giornalisti e degli operatori dell’informazione». Per il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, chi ha aggredito Parisella «ha voluto lanciare un messaggio chiaro a tutti i giornalisti: “State alla larga dalla Stazione Termini”. Tutto ciò è inaccettabile perché in un Paese civile non possono esistere zone franche per chi si dedica a traffici per nulla limpidi».

Porro: «Una questione che riguarda tutti i cittadini»

E di «aggressione inaccettabile» ha parlato anche il conduttore di Matrix, Nicola Porro, che con tutta la redazione del programma ha voluto ricordare che «l’accaduto solleva una questione grave per tutte le persone che possono subire violenze simili, nel centro di Roma, in un luogo diventato terra di nessuno, senza un’eco mediatica». «L’aggressione è inaccettabile e getta un’ombra inquietante sulla libertà di stampa nel nostro Paese, sulle condizioni di sicurezza nella stazione più grande d’Italia e sulla possibilità di una giovane donna di lavorare nel centro della nostra Capitale», ha sottolineato ancora la redazione di Matrix. 

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