Imprenditore beccato: non pagava le tasse, patrimonio di 5,6 milioni di euro

8 Mag 2017 10:15 - di Redazione

Per sottrarsi al fisco un imprenditore livornese aveva trasferito fittiziamente il suo patrimonio in due trust. Ma è stato scoperto. Sequestrati i suoi beni, che ammontano a un valore di circa 5,6 milioni di euro: 84 gli immobili sottoposti a vincolo, oltre a denaro e quote di partecipazione in tre società. L’imprenditore è stato, dunque, denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.  Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dal gruppo della Guardia di Finanza di Livorno, sotto il costante coordinamento della procura della Repubblica di Lucca, nei confronti di R.G., settantenne imprenditore livornese attivo nel settore delle compravendite e delle locazioni immobiliari, con circa 500mila euro di debiti verso l’Erario per imposte relative ad affitti nel tempo incassati e mai pagate. Le investigazioni hanno, infatti, consentito di svelare come l’imprenditore, con lo scopo di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva da parte del Fisco, si fosse spogliato, nel 2014, di tutti i beni mobili e immobili di proprietà (ben 84 immobili, anche di pregio, e quote sociali), conferendoli in due trust (fissandone formalmente la sede a Lucca).      

Imprenditore non paga le tasse e trasferisce i suoi beni a due trust

Il trust è un istituto giuridico di matrice anglosassone, da lungo tempo recepito nell’ordinamento italiano, attraverso il quale un soggetto disponente (definito settlor), aliena beni o diritti di sua proprietà al trust, affidandoli alla gestione di un soggetto terzo, che viene definito trustee: in questo modo i creditori del settlor (compreso l’Erario) non possono soddisfarsi sui beni conferiti in trust perché essi sono nella disponibilità del trustee.  Non di rado si assiste, tuttavia, sottolinea una nota della Gdf, ad utilizzi impropri di tale strumento giuridico che, essendo diretto alla creazione di un patrimonio autonomo, può prestarsi, in chiave patologica, a possibili finalità fraudolente.

Scoperto dalle Fiamme Gialle

L’operazione immobiliare architettata da R.G. non è passata inosservata alle Fiamme Gialle livornesi: analizzando i contratti stipulati dall’imprenditore, è stata appurata la coincidenza, nella persona dell’indagato, della figura del settlor e del trustee.  L’imprenditore aveva, in buona sostanza, ceduto solo formalmente i suoi beni ai due trust, ma continuava ad avere un potere di ampia gestione del patrimonio immobiliare, riscuotendo – tramite gli stessi trust – gli affitti per la locazione dei numerosi appartamenti, garage e locali commerciali e, addirittura, percependo un compenso per tale attività gestoria.   Inoltre, in relazione ai proventi così accumulati, i due trust hanno sistematicamente omesso la presentazione delle dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi, occultando all’Erario gli ulteriori ricavi percepiti. La creazione dei due trust è così risultata essere stata attuata al solo fine di sottrarre alla procedura di riscossione coattiva l’ingente patrimonio immobiliare, oltre che a sottrarre materia imponibile al Fisco. L’imprenditore è stato, dunque, denunciato per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.    

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *