I giudici di pace contro Orlando: “Difende gli interessi dei poteri forti”

15 Mag 2017 16:12 - di Redazione

È iniziato oggi lo sciopero dei giudici di pace, che andrà avanti per quattro settimane consecutive con la sospensione di tutte le attività giudiziarie, compreso il deposito di sentenze e decreti ingiuntivi. I giudici di pace garantiranno esclusivamente la tenuta di un’udienza a settimana ed in quel giorno praticheranno lo sciopero della fame. “Chiediamo le immediate dimissioni del ministro Andrea Orlando“, si legge in una nota dell’Unione Nazionale Giudici di Pace. “Un politico – spiegano – che non è stato in grado di tenere fede a nessuno degli impegni assunti, che ha soddisfatto esclusivamente gli interessi dei poteri forti e della magistratura più oscurantista e politicizzata, insediata proprio all’interno dei Ministeri nei posti più importanti e delicati, che non ha tenuto in alcuna considerazione gli appelli del 90% dei capi degli uffici giudiziari delle Procure e dei Tribunali, che ha mentito senza alcuna remora all’Europa, con la destabilizzante consapevolezza che le conseguenze delle azioni che hanno già intrapreso e stanno per intraprendere tutte le più alte Istituzioni comunitarie ed europee ricadranno integralmente sulle tasche dei cittadini e sull’economia del Paese”. “Le nostre proteste sono appena iniziate – continua la nota del sindacato dei giudici di pace – porremo in essere ogni azione legale per impedire al ministro Orlando di portare a compimento il suo intento di cancellare la magistratura onoraria e di pace, di triplicare la durata dei processi, di mettere in ginocchio l’intero sistema giudiziario. Stiamo organizzando manifestazioni, cortei, picchetti su tutto il territorio e raccogliendo adesioni per arrivare al blocco di tutte le attività giudiziarie, comprese le convalide delle espulsioni dei cittadini extracomunitari irregolari, sospendendoci dal servizio a tempo indeterminato: i cittadini devono toccare con mano da subito quali saranno i devastanti effetti della riforma Orlando”.

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