È allarme, i pirati tornano a colpire dopo un periodo di relativa calma

25 Mag 2017 18:49 - di Redazione

Dopo anni di costante calo le attività della pirateria marittima tornano a registrare un incremento. Secondo i dati diffusi dall’International Maritime Bureau, infatti, nei primi 4 mesi del 2017 i pirati hanno attaccato 43 navi e catturato 58 marittimi. “Le acque dello Yemen (la guerra nel Paese arabo ha favorito la ripresa delle attività piratesche), quelle nigeriane, somale, indonesiane e delle Filippine Meridionali risultano le aree a maggior rischio” rileva Analisidifesa, sito specializzato nei temi della sicurezza e della difesa, riportando i dati Imb. Ben 33 navi sono state abbordate e 4 colpite con armi da fuoco solo nel primo trimestre del 2017. Nelle acque somale sono stati sequestrati due mercantili “e altri 4 sono stati attaccati senza successo, cosa che non avveniva dal 2012 grazie alla presenza di flotte internazionali e soprattutto alla presenza di guardie armate a bordo dei mercantili. In realtà i pirati somali hanno abbordato in aree costiere due piccole unità, una nave cisterna e un dhow, catturando e poi liberando I 28 uomini di equipaggio ma nessuna delle due unità seguiva le indicazioni di sicurezza previste per la sicurezza della navigazione in quelle acque (le cosiddette Best Management Practices for Protection against Somalia Based Piracy)”. A favorire la ripresa delle incursioni dei pirati “contribuisce secondo la flotta europea (Eunavfor Atalanta) il progressivo ridimensionamento della presenza navale militare in quelle acque e la disponibilità crescente di armi offensive in dotazione ai pirati in seguito all’escalation del conflitto yemenita e al perdurare dell’instabilità somala”. Nel Golfo di Guinea si è verificato il 63% dei sequestri di membri di equipaggio registrati nei primi mesi dell’anno con 17 marittimi presi in ostaggio in attacchi su tre diverse navi attaccate al largo delle coste dell’Africa Occidentale tra 30 e 60 miglia, mentre altri tre mercantili sono stati attaccati senza successo a oltre 110 miglia dalle coste.

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