Donazzan: i giovani riscoprano i valori civici, del dovere e del servizio

15 Mag 2017 18:04 - di Redazione

Alimentare un dibattito trasversale, arioso e plurale allo scopo di giungere prossimamente a una legge che possa concedere ai giovani l’opportunità di svolgere il servizio civile nelle forze armate. È questo l’obiettivo che ha spinto l’assessore regionale di Forza Italia, Elena Donazzan, a proporre ai suoi colleghi consiglieri regionali del Veneto la sottoscrizione di un documento per la costituzione di un intergruppo che discuta di un tema risalito alla ribalta della cronaca a seguito della tre giorni di Adunata dell’Associazione nazionale Alpini a Treviso. “Grazie all’Adunata, il Veneto, nei suoi luoghi simbolo del Piave, del Grappa e del Montello, è stato il centro dell’attenzione di ciascun cittadino che voglia interrogarsi oggi su cosa sia il senso civico, del dovere e del servizio – si legge nel documento – L’Adunata di Treviso si è rivelata pertanto un’occasione per riflettere sul futuro del Veneto e quello dei propri cittadini, che devono ritrovarsi in un nuovo senso di responsabilità reciproca, in un comune senso di appartenenza, in uno spirito di servizio frutto un tempo dell’educazione familiare e anche di quell’anno al servizio della Patria conosciuto come naja. “Il Veneto del volontariato, della Protezione civile, della disponibilità ad un servizio pubblico ha potuto poggiare per anni su questa educazione. Ma ora? Centinaia di migliaia di Alpini, richiamati da quella che possiamo definire come una delle Adunate nazionali più significative e partecipate, si sono dati appuntamento per dimostrare che solidarietà, partecipazione, senso del dovere, appartenenza, orgoglio non sono parole prive di senso, ma sono uno stile comportamentale”, spiega il documento. “Un’educazione appresa durante il servizio militare obbligatorio che tanto ha segnato, massimamente in positivo, i giovani italiani fino al 2004, quando la cosiddetta leva venne sospesa con un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – sottolinea – Quell’anno di servizio militare obbligatorio fu un periodo che segnò giovani provenienti da tutta Italia, da regioni e paesi che mai altrimenti avrebbero avuto modo di incontrarsi. Un modo per entrare nella vita di adulto, incontrando altri italiani diversi per ceto sociale, dialetto, cultura, che in quel periodo di vita in comune, forzata, a tratti difficile, formarono una coscienza civile nazionale”.

Interrogazione sul servizio civile dell’assessore Donazzan

“I sottoscritti consiglieri regionali si interrogano quindi su come favorire quella trasmissione di valori che ha permesso alla nostra terra di superare mille difficoltà e si interrogano su come aprire un dibattito nazionale al fianco dell’Associazione nazionale Alpini che, attraverso il suo Presidente nazionale Sebastiano Favero, sta chiedendo con forza che le esperienze di servizio civile, del cosiddetto Terzo settore, aperte ai giovani italiani, siano possibili anche presso le Associazioni combattentistiche e d’arma e nelle Forze armate – spiega il documento – Oggi servirebbe per tutti i giovani un’opportunità di crescita aggiornata alle esigenze di una società cambiata radicalmente, con una insicurezza aumentata, una difficoltà di integrazione e un’Europa sottoposta al rischio terrorismo che ha già mostrato il suo volto peggiore. Nazioni come la Svizzera, Israele o recentemente la Svezia, hanno ben chiaro che il servizio militare – in questi casi obbligatorio – forma una coscienza civica, prepara ad una maggiore consapevolezza e capacità di difesa”. A sottoscrivere il documento per la costituzione di un intergruppo per il servizio civile dentro le Forze armate i consiglieri di Forza Italia Elena Donazzan, Massimiliano Barison e Massimo Giorgetti; Roberto Ciambetti e Franco Gidoni della Lega Nord; Silvia Rizzotto e Gianpaolo Bottacin della lista Zaia Presidente; Graziano Azzolin del Partito Democratico; Erika Baldin e Simone Scarabel del Movimento Cinque Stelle; Marino Zorzato di Area Popolare; Maurizio Conte della lista Tosi per il Veneto; Antonio Guadagnini di Siamo Veneto e Pietro Dalla Libera di Veneto Civico.

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