Blue Whale: vero orrore o bufala? Un sito anti-patacche smonta l’allarme

17 Mag 2017 9:57 - di Redazione

Se fosse vero, se si stesse espandendo tra gli adolescenti questo “rito” mortale del Blue Whale, ci sarebbe da rabbrividire. Ma è vero che il gioco spopola? E’ vero che già centinaia di ragazzini hanno provato la sfida finale con la mote lanciandosi da un piano alto di un palazzo? Ed è vero soprattutto che un 15enne suicida di Livorno sarebbe la prima vittima italiana di questo terrificante gioco con la morte? 

Del caso si occupa dettagliatamente, anche dopo la trasmissione de Le Iene che ha rilanciato il tema, un sito nato per scovare le fake news, Butac, e non sembra dare molto credito all’allarme. “Le Iene – scrive Butac – hanno realizzato un servizio sull’argomento che sembra confermare il tragico gioco. Purtroppo una ricerca su siti come LiveLeak dimostra che i suicidi di teenagers filmati come quelli di cui si parla nel servizio delle Iene sono una tragica realtà in Russia non da ieri, ma da anni, ben prima che il Blue Whale apparisse sul web”. 

Inoltre,sempre su Butac, del tragico gioco che incita al suicidio gli adolescenti si parlava già agli inizi di marzo: “La notizia arriva dalla Russia, ma fa giri larghi per venire riportata prima in UK dalle solite testate fuffa come Daily Mail, Sun e Mirror, per poi venire ripresa (sempre senza il minimo senso critico) dalle agenzie italiane che la fanno arrivare fresca fresca su alcune testate nazionali, anche nelle loro versioni cartacee. Le verifiche non sono così difficili nel 2017, Google ci fornisce la maggior parte degli strumenti possibili. Una prima ricerca mi mostra che i colleghi americani di Snopes (sito web specializzato nel confutare false notizie, ndr) hanno già fatto una loro analisi sul caso senza arrivare a un giudizio finale: la storia risulta unproven nei loro archivi, mancano conferme. L’articolo di Snopes risale al 27 febbraio 2017″. 

E allora che cosa ne dobbiamo concludere? Intanto che la vigilanza sui ragazzi non è mai troppa, soprattutto se vi sono segnali di depressione, ma senza inutili sensazionalismi. Quanto al ragazzino suicida di Livorno sono stati gli stessi inquirenti a dire che  «si tratta di un dramma privato, legato a motivi esclusivamente familiari» e che non risultano collegamenti con il Blue Whale. 

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