Berlusconi: “Il centrodestra va unito ma con il lepenismo non vinceremo mai”

15 Mag 2017 9:15 - di Redazione

Il messaggio agli alleati è chiaro: “Con il lepenismo non si vince”. Ma allo stesso tempo l’invito è all’unità, a stare insieme per vincere con un grande progetto comune. In una lunga intervista al Foglio, Silvio Berlusconi detta la sua linea in vista di un possibile voto autunnale. “Noi lavoriamo per la vittoria del centrodestra unito. Perché questo sia possibile occorre che il centrodestra abbia un carattere fondamentalmente liberale, cristiano, riformatore, convinto che l’Europa debba cambiare ma europeista nella sua ispirazione di fondo”. L’alternativa al Cavaliere non piace: “Finiremmo come il Fronte nazionale in Francia: il pieno di voti in alcune aree del Paese, ma nessuna possibilità di vittoria”.

Berlusconi e la legge elettorale

Il leader di Forza Italia parla, tra le altre cose, di legge elettorale: “Noi abbiamo indicato sin dall’inizio tre criteri
fondamentali. Il primo e più importante è questo: la legge elettorale deve garantire una effettiva corrispondenza fra voto dei cittadini e composizione del parlamento”; “il secondo tema, non meno importante, riguarda il rapporto fra elettore ed eletto. Va assolutamente garantito, ma con sistemi credibili e che funzionino davvero” e “il terzo aspetto, richiamato più volte dal Capo dello Stato, è un sistema elettorale omogeneo fra Camera e Senato”.
Berlusconi sottolinea: “A queste condizioni, noi siamo disposti a votare subito una legge elettorale, con il Pd o con chiunque ci stia, visto che la legge elettorale è un tema che prescinde dagli schieramenti e dalle alleanze politiche”.

Berlusconi e la Merkel

“La signora Merkel, che stimo e con la quale ho un rapporto personale eccellente, nonostante le assurdità che sono state scritte su questo, è oggi il leader politico europeo più autorevole”, prosegue Berlusconi, secondo cui “lei rappresenta gli interessi e le ragioni della Germania in modo molto forte, e questo a noi può risultare qualche volta sgradevole. Ma non è lei che dobbiamo criticare per questo, è l’incapacità dei nostri governi di far sentire con altrettanta forza e autorevolezza le nostre ragioni e i nostri interessi”.

Berlusconi e la Boschi

Berlusconi difende anche Maria Elena Boschi, nel ciclone per gli scandali bancari. “Nel caso Banca Etruria che coinvolge l’allora ministro Maria Elena Boschi, per quanto è dato a sapere, non vi è alcuna evidenza di reato”, dice il leader di Forza Italia. “Preferirei – aggiunge il leader di Forza Italia – che le inchieste giudiziarie si svolgessero in modo silenzioso, come usava fare Falcone, e che si smettesse una buona volta di alimentare un cortocircuito mediatico-giudiziario”.

 

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