Berlusconi all’attacco: «Sarò in prima linea. Con o senza nome sulla scheda»

10 Mag 2017 12:40 - di Redazione

Silvio Berlusconi accende il motore in vista delle urne e non rinuncia alla battaglia, politica e personale. “Aspetto da troppo tempo la decisione di Strasburgo. Ragiono su quella decisione e non mi nascondo mai la verità: anche al di là dei suoi effetti concreti ha un significato immenso. In ballo non c’è solo il mio ritorno politico. Io, comunque vada, sarò in prima linea. Con o senza il nome sulla scheda”. In un’intervista a tutto campo che sarà in edicola domani su Panorama, il Cavaliere conferma l’intenzione di non mollare la politica indipendentemente dalla sentenza della Grande Chambre, chiamata a valutare sulla validità della decadenza da senatore del 2013. Quale che sia il verdetto, dice l’ex premier nell’intervista anticipata da Panorama,  “sarò in prima linea con il mio volto, le mie parole, le mie idee a guidare la campagna di Forza Italia”.  Una doppia sfida. “La vera posta in gioco – aggiunge il Cavaliere –  è la grande questione morale e politica. Rivendico, con tutte le mie forze, che mi venga restituita un’onorabilità infangata da una sentenza assurda”.

Berlusconi: sono una persona perbene

“Sono stato e sono una persona perbene, un contribuente onesto, e ho il diritto di esigere che la mia onestà venga riconosciuta, se non dall’Italia, dall’Europa, dove siedono giudici che non prendono ordini da nessuno. Giungere alle elezioni senza che Strasburgo abbia fatto chiarezza sarebbe oggettivamente grave. Non solo per me, ma per la democrazia italiana”, sottolinea Berlusconi. “Il mio senso di responsabilità verso il Paese che amo – conclude il leader azzurro – mi impone di restare in campo per non consentire a forze improvvisate e incapaci, pauperiste e giustizialiste, di vincere le elezioni e di conquistare il potere”.

Fazio è un bravo professionista

“Fabio Fazio è un professionista corretto”. Non usa giri di parole Berlusconi nel difendere il giornalista, non certo vicino per fede politica, di fronte alle polemiche scaturite dalle dichiarazioni  sull’ingerenza della politica nella Rai  attuale. “Fazio è un professionista della televisione, con il quale spesso non sono d’accordo, ma che conosce e sa usare lo strumento televisivo con grand emestiere”, spiega il Cavaliere, da “uomo di televisione”.  Nessuna azienda televisiva si priverebbe di un protagonista come lui, il cui costo, in un sistema di mercato,  è ampiamente coperto dal ritorno che dà all’azienda in termini di audience, dice ancora respingendo anche l’accusa di faziosità. “Voglio aggiungere che Fazio, a differenza di altri giornalisti e uomini di spettacolo, ha le sue idee e non le nasconde, ma è un professionista corretto. Ricordo con piacere un’intervista che mi fece l’anno scorso: fu una pagina televisiva di qualità, rispettosa anche se tutt’altro che appiattita”.

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