Azzoppata un’altra riforma di Renzi: il Tar boccia i direttori stranieri dei musei

25 Mag 2017 11:50 - di Monica Pucci

«Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio…». La notizia l’ha data lui stesso, il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, con un post indignato su Twitter in cui annuncia la sentenza del Tar del Lazio che ha bocciato le nomine di cinque dei venti direttori dei supermusei. L’organismo amministrativo ha ha infatti accolto il ricorso di due candidati alle posizioni di direzione di musei di Mantova, Mmdena, Paestum, Taranto, Napoli e Reggio Calabria ritenendo viziate le  procedure di selezione: “Il bando della selezione non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani in quanto nessuna norma derogatoria consentiva di reclutare dirigenti pubblici fuori dalle indicazioni tassative espresse dall’articolo 38. Se infatti il legislatore avresse voluto estendere la platea di aspiranti alla posizione dirigenziale ricomprendendo cittadini non italiani lo avrebbe detto chiaramente”. 

Una sentenza che smantella un’altra delle tante sbandierate riforme del governo Renzi, quella con cui si apriva il mercato dei musei, nei suoi ruoli apicali, alla gestione di personalità straniere, che oggi occupano sette direzioni, tra i quali quello del parco archeologico di Paestum e del Palazzo Ducale di Mantova.

Il Pd, adesso, non è più dalla parte dei magistrati e tuona., mandando all’attacco diverso parlamentari: «La decisione del Tar di bocciare la nomina di 5 direttori di musei italiani è gravissima», scrive su Twitter il senatore del Pd, Andrea Marcucci. «Non entro nel merito delle valutazioni amministrative. Ci mancherebbe. Ma le scelte compiute in questi anni sui musei italiani, risorse, attenzione e nuovi direttori che vengono da tutto il mondo sono non solo un successo di numeri e presenze misurato ma un’idea dell’Italia come vera superpotenza culturale. Il nostro patrimonio è patrimonio europeo e del mondo e chiede i migliori professionisti del mondo. Su questo non ci piove e non si deve arretrare si un passo anche in giornate in cui gli acquazzoni abbondano», dichiara il deputato dem Roberto Rampi.

E Franceschini annuncia: «Oggi stesso faremo appello al Consiglio di Stato», ha detto il ministro parlando in occasione della presentazione oggi al Mibact del programma di Migrarti. 

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