17enne ucciso a Matera: l’amico ha confessato di averlo accoltellato

22 Mag 2017 11:33 - di Gabriele Alberti

Ha confessato di aver ucciso a coltellate Matteo Barbalinardo il coetaneo 17enne fermato nella notte dalla Polizia su disposizione della Procura minorile di Potenza che è subentrata, per competenza, a quella di Matera che ha coordinato le indagini al momento del ritrovamento del corpo senza vita della vittima. La confessione resa è stata piena. Il giovane ha anche consegnato un coltello, presunta arma del delitto, anticipando la perquisizione domiciliare degli agenti del commissariato di Pisticci. Nei suoi confronti sono state formulate le accuse di omicidio volontario, occultamento di cadavere e porto illegale di arma. L’omicidio è avvenuto giovedì scorso, giorno della scomparsa. Tra i due non c’era un’amicizia stretta, erano conoscenti ed entrambi avevano lasciato la scuola in anticipo. L’assassino ha confessato di averlo colpito con un coltello alla gola durante una lite e poi altri fendenti. La discussione sarebbe scaturita da questioni di soldi anche se il movente è ancora in fase di accertamento. Il corpo di Barbalinardo è stato nascosto in un fabbricato in costruzione in via Valle d’Aosta, alle porte di Marconia (frazione di Pisticci), e coperto da un telo. Il giovane fermato è stato condotto presso l’istituto minorile di pena di Potenza. Il corpo della vittima è all’obitorio dell’ospedale di Policoro, a disposizione dell’autorità giudiziaria che con ogni probabilità disporrà l’autopsia.

Di Barbalinardo non si avevano più notizie dalla tarda serata di giovedì, quando non è rientrato in casa. La mamma, molto preoccupata, il giorno dopo aveva dato l’allarme e presentato denuncia di scomparsa. Inizialmente si è pensato a un allontanamento volontario tanto che la sindaca Viviana Verri, oltre ad attivare il Coc (Centro operativo comunale di Protezione civile), aveva diffuso la foto del ragazzo facendo appello ai cittadini a fornire alle forze dell’ordine qualsiasi notizia utile per le ricerche. Alcuni ragazzi, quasi fortuitamente, avevano notato qualcosa di strano in un cantiere alle porte di Marconia e  richiamato l’attenzione delle forze dell’ordine che poi hanno fatto la tragica scoperta. Nell’immediatezza della scomparsa, l’amico aveva confermato di essere stato con lui e poi di averlo salutato in tarda serata. I due 17enni avevano trascorso insieme gran parte della serata – si legge nella ricostruzione di Repubblica –  e il fermato inizialmente aveva detto agli inquirenti di aver visto l’amico per l’ultima volta intorno alla mezzanotte. 

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