Westminster: rilasciati gli arrestati dopo l’attacco. Il killer agì da solo?

1 Apr 2017 19:30 - di Guglielmo Gatti

Sono state tutte rilasciate e non verranno perseguite le dodici persone arrestate in seguito all’attentato a Westminster. Lo ha reso noto oggi la polizia a Londra, dopo che è stato messo in libertà l’ultimo degli arrestati, un 30enne di Birmingham. L’attacco è avvenuto a Londra il 22 marzo, quando un uomo al volante di un Suv ha travolto diversi passanti sul ponte di Westminster e si è poi schiantato contro la cinta del parlamento. L’uomo ha poi accoltellato a morte un poliziotto prima di essere ucciso da altri agenti. Due passanti sono rimasti uccisi e una cinquantina feriti. L’autore dell’attacco, rivendicato dallo Stato Islamico, è stato identificato come Khalid Masood, 52 anni, nato nel Kent ma di origini nigeriane. La polizia d’altra parte l’aveva detto subito: l’attentatore di Westminster ha agito da solo e non ci sono informazioni che suggeriscono che sono previsti ulteriori attacchi. Il Vice commissario Neil Basu ha detto a caldo: “Crediamo che Masood abbia agito da solo, forse non riusciremo mai a capire perché lo ha fatto”. Quattro persone sono morte e 50 sono rimaste ferite nell’attentato, con Masood che ha guidato un’auto contro i pedoni per poi accoltellare un agente di polizia. È stato poi ucciso dalla polizia. Gli investigatori hanno confermato che l’attacco si è concluso nell’arco di 82 secondi. Il Suv andava a più di 120 Km/h quando si è lanciato sui pedoni che passeggiavano sul ponte di Westminster. Lo riferisce la Bbc che riporta i rilevamenti della polizia britannica, che però si è rifiutata di rilasciare dichiarazioni al riguardo. L’auto di Masood, che nel giro di 82 secondi ha anche accoltellato a morte un ufficiale di polizia prima di essere ucciso, è stata vista nella zona intorno a Westminster Bridge prima dell’attacco.

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