Via libera a centurioni e risciò, dal Tar un’altra bocciatura per la Raggi

27 Apr 2017 15:16 - di Monica Pucci

Il primo dicembre scorso Virginia Raggi aveva emanato un’ordinanza storica, per certi aspetti, perché per la prima volta aveva vietato l’attività dei finti centurioni nella zona del centro storico e la circolazione dei risciò, i carrozzini a bicicletta per trasportare i turisti. Un provvedimento che su entrambi i fronti è stato sospeso da un‘ordinanza del Tar, che ha accolto le richieste di un gruppo di centurioni romani e dell’associazione centurioni e artisti di strada. Non c’è urgenza di bloccarne l’attività, almeno fino a quando il giudice non si sarà espresso nel merito della decisione della giunta capitolina. Fino ad allora, i lavoratori dei due “settori” vanno tutelati nella loro necessità più elementare: procacciarsi da vivere.

Via libera fino al giudizio di merito del prossimo dicembre

«Le ordinanze contingibili ed urgenti rappresentano il rimedio approntato dall’ordinamento per far fronte a situazioni di emergenza impreviste ma deroghe alla normativa primaria, da parte delle autorità amministrative munite di potere di ordinanza, sono consentite solo se temporalmente delimitate e, comunque, nei limiti della concreta situazione di fatto che si tratta di fronteggiare», è scritto nell’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale: «Nnel caso di specie, venuto meno il peculiare contesto rappresentato dall’anno giubilare, nessuno degli elementi addotti dall’amministrazione appare tale da configurare in una vera e propria emergenza, non altrimenti fronteggiabile, non apparendo giustificato, pertanto, il divieto, reiterato e indiscriminato, di svolgere un’attività lecita, ancorché soggetta ad autorizzazione». Via libera di nuovo, dunque, a centurioni e risciò, almeno fino a quando, nel dicembre prossimo, ci sarà l’udienza di discussione di merito.

Peraltro, il Tribunale amministrativo, evidenziando “il dovere dell’amministrazione di adottare la disciplina organica anche dell’attività svolta dai centurioni”, sottolinea, che, “dall’istruttoria disposta dal Collegio, è emerso come l’iter di approvazione di siffatta regolamentazione, non sia stato nemmeno avviato”. 

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