Roma, paura per una frase scritta sull’ex moschea: è uno slogan dell’Isis

10 Apr 2017 12:31 - di Redazione
terrorismo

Paura a Roma per una scritta su un cartello di un ex centro islamico. «Vorrebbero spegnere la luce di Allah con le loro bocche, ma Allah non intende che perfezionare la Sua luce, anche se ciò dispiace ai miscredenti». Il versetto del Corano, scritto in arabo e a penna, è stato trovato sul cartello di sequestro dell’Associazione culturale islamica “Hil Ful Fuzul Social Organization Onlus“, che fungeva da moschea a Roma. La traduzione del versetto ha fatto rabbrividire. Secondo il Nucleo informativo dei carabinieri di Roma, coordinato dal maggiore Giuseppe Iacoviello, si tratta della frase «più usata dai jihadisti per giustificare violenze di vario tipo contro i miscredenti e gli apostati». Il centro è stato chiuso lo scorso febbraio dopo un’attività investigativa.

Il versetto del Corano più usato dai terroristi 

L’edificio, come si legge sul Messaggero, si trova vicino alla stazione Termini, in via di San Vito all’Esquilino. A renderlo noto, il comando generale Pso della polizia locale, diretto dal vicecomandante Antonio Di Maggio. Il centro era stato chiuso il 22 febbraio dopo un’attività investigativa. Il cartello con il versetto del Corano è stato rimosso e sequestrato.

Il sequestro

Come riporta Roma Today, secondo quanto comunicato dagli agenti, i locali venivano utilizzati come luogo di culto e come scuola, materna e dell’infanzia per dieci bambini tra gli 11 mesi e i 4 anni, il tutto in spazi accatastati come “cantine”. Sono state inoltre rilevate la violazione delle norme antincendio e sulla sicurezza. I locali, che noi risultano essere idonei per l’afflusso dei fedeli, sono stati rilevati privi delle necessarie uscite di sicurezza e muniti di impianto elettrico non idoneo.

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 13 Marzo 2018

    Dopo tutto questo sti str…. sono ancora in Italia ??