La paura regna sovrana nei piccoli centri: 17enne aggredita da 2 immigrati

15 Apr 2017 9:45 - di Prisca Righetti

Il solito tragitto a cinque minuti da casa percorso in bici. Come sempre, da sempre. Cinquecento metri, niente: eppure alla 17enne di  Rottanova di Cavarzere aggredita da due migranti della base di Cona, deveono essere sembrati lunghissimi. Interminabili…

Veneto, 17enne aggredita da due immigrati

È su quel senitero lungo l’argine del Gorzone, alle spalle di case, che la ragazza – ancora molto scossa per quanto accaduto – so stava dirigendo in biciletta verso il centro del paese quando, all’improvviso, due immigrati che il padre della giovane ha ipotizzato fossero due nigeriani più o meno ventenni, le sono apparsi davanti, spuntati dal nulla. L’hanno fermata, affiancata, le hanno rivolto qualche parola in inglese che lei, tra la soprpresa e la paura, non è riuscita a capire, quindi uno dei due si è avvicinato più minacciosamente, l’ha presa per un braccio e l’ha fatta cadere dalla bicicletta. E a quel punto la giovane, impaurita e confusa, ha cominciato a urlare e a piangere, ma così forte, da richioamare con le sua grida l’attenzione del padre e dello zio, immediatamente precipitatesi a soccorrrerla. I due stranieri, ovviamente, sono scappati di gfran carriera, dileguandosi nel nulla da dove erano apparsi.

Se la paura regna sovrana nei piccoli centri

Non le è stata rubata la borsetta e non ci sono stati tentativi di violenza sessuale: un’aggressione anomala. Forse i due volevano solo spaventare la ragazza. Forse i due non hanno avuto il tempo di fare quello che avevano in mente. Forse  i carabinieri di Cavarzere, che indagano sullo strano caso, troveranno una risposta alle tante ipotesi. Forse. Forse. Forse. Quel che è certo è che i nostri piccoli centri, dove un tempo si viveva a porte aperte, dove tutti conoscevano tutti, dove l’insidia non si nascondeva dietro l’angolo, ma veniva dalle metropoli, oggi sono diventati i luoghi dell’incertezza. Dell’agguato inaspettato. Della Paura. Una minaccia che viene da lontano e che il flusso ininterrotto di sbarchi e smistamenti di migranti e profughi lungo tutto il Belpaese, rinnova e rigenera ad ogni  nuovo arrivo. Quest’ultimo episodio veneziano, come quanto sta accadendo nelle campagne del Ferrarese, purtroppo, lo confermano drammaticamente una volta di più.

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