La casa dove nacque Totò in stato di abbandono: l’appello per recuperarla

20 Apr 2017 12:57 - di Ginevra Sorrentino

Solo pochi giorni fa (era il 15 aprile) il mondo ricordava la morte di Totò, celebrandone il mito intramontabile, il talento istrionico, la carica innovativa di linguaggio e formule spettacolari. Oggi, a stretto giro da quel giorni di gloria e di emozioni condivise, arriva invece l’appello per recuperare l’edificio di Napoli dove nacque il comico scomparso 50 anni fa.

L’appello per salvare la casa dove nacque Totò

“Signori si nasce, e io lo nacqui, modestamente!” Recitava così Totò, in una delle tante pellicole (Signori si nasce) che lo hanno reso celebre in tutto il mondo, esportando una maschera inimitabile: la sua. burocrazia e miopia imprenditoriale sembrano essere inconsapevolmente d’accordo per cancellare una delle più importanti tracce del passaggio esistenziale di Totò. E così, inimagginabile ma vero, la casa dove il comico napoletano dalle nobili origini nacque è finita in uno stato di totale abbandono e per questo, l‘Associazione Nazionale Case della Memoria, che ha sede a Firenze, si unisce al coro di voci che chiede alle istituzioni il recupero e la valorizzazione dell’abitazione di via Maria Antesaecula 109 a Napoli, dove Totò nacque il 15 febbraio 1898. Una polemica che va avanti da anni, ma che torna adesso prepotentemente alla ribalta visto che proprio in questi giorni Napoli celebra i 50 anni della morte del principe della risata, con una grande mostra e numerose iniziative che coinvolgono tutta la città.

Potrebbe diventare un luogo di aggregazione culturale

“Mentre vanno avanti le celebrazioni, la casa natale di Totò invece versa in pessime condizioni – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria – nel  ricordare che su quello che non è certo un edifico qualunque è rimasta solo una targa a ricordare quel nobile natale. E il clima che si respira a Napoli in questi giorni rende ancora più evidente il paradosso in virtù del quale un luogo dal così grande valore simbolico non possa essere restituito ai cittadini”. “Riportare a nuova vita la casa di via Maria Antesaecula – prosegue Marco Capaccioli, vicepresidente dell‘Associazione Nazionale Case della Memoria – porterebbe un beneficio per tutti: attraverso la trasformazione di un luogo abbandonato in un centro di aggregazione e cultura, le istituzioni potrebbero fare un primo passo per la riqualificazione di tutto il quartiere. Per questo ci uniamo all’appello dell’associazione Il Principe dei Sogni, appoggiandone l’idea di farne un luogo dedicato alla memoria dell’artista”. Indimenticabili come le tappe del suo cammino artico e i luoghi che lo hanno accompagnato.

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