Gas, dieci “dritte” per le famiglie: come scegliere la tariffa migliore

7 Apr 2017 14:35 - di Federica Argento

Con la liberalizzazione del mercato del gas le famiglie italiane possono scegliere liberamente il proprio fornitore, valutando le diverse offerte sul mercato. Ma se da un lato avere libera scelta per assecondare le proprie esigenze permette di risparmiare anche fino a 250 euro all’anno sulle bollette, dall’altro districarsi nel mercato delle offerte può trasformarsi in un incubo. Ecco perché il sito “Facile.it” spiega, in dieci consigli, come trovare la tariffa più conveniente, aiutando a districhicarsi tra i vari consigli. 

1 – Delineare i consumi

Per trovare la tariffa più conveniente per le proprie esigenze, è necessario conoscere il proprio consumo annuo di gas espresso in metri cubi: alcune offerte del mercato libero prevedono sconti o contributi extra in base al volume di gas consumato. Conoscere il consumo annuo è utile anche per stimare quanto si risparmierà in un anno con una nuova tariffa. Il dato relativo al consumo annuo si trova nella bolletta, alla voce ‘consumo annuo’. Se non si ha una bolletta a portata di mano, è possibile calcolare facilmente il proprio consumo annuo con l’aiuto di un comparatore di tariffe gas: basta dichiarare con precisione i dati richiesti relativi al numero di persone che vive in casa, alle dimensioni dell’abitazione e all’utilizzo del gas per trovare la tariffa migliore per i propri consumi e ottenere un calcolo del risparmio altrettanto preciso.

2 – Confrontare le tariffe

Sul mercato libero sono attivi centinaia di fornitori di gas. Per essere sicuri di ottenere la fornitura di gas al prezzo migliore per le proprie esigenze, è indispensabile confrontare le offerte degli operatori energetici attivi nella propria zona. Questi gli elementi da confrontare: il prezzo al metro cubo, la componente che incide maggiormente nel calcolo dei servizi di vendita. Questi ultimi, invece, comprendono la quota variabile del prezzo del gas, l’unica componente del prezzo dell’energia che dipende dal fornitore di gas.

3 – Scheda di confrontabilità: come utilizzarla

La scheda di confrontabilità è un documento che permette di confrontare le tariffe gas applicate sul libero mercato con quelle della maggior tutela: è reperibile sui siti internet dei fornitori di gas del mercato libero, e viene inviata entro 10 giorni dalla stipula del contratto, insieme al contratto stesso e alla nota informativa. La scheda di confrontabilità illustra all’utente le condizioni economiche delle offerte del mercato libero: viene messa a confronto una stima della spesa annua (escluse le imposte) calcolata in base alle tariffe applicate dall’offerta in esame con una stima calcolata utilizzando quelle della maggior tutela. Separatamente viene indicata la variazione in euro e in percentuale tra i costi associati alle due tariffe. Da questo confronto risulta immediatamente evidente quale tariffa è più conveniente, e quanto si andrà a risparmiare. I fornitori di gas sono obbligati per legge dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico a fornire la scheda di confrontabilità e ad aggiornarla ogni tre mesi, al variare delle tariffe del servizio di tutela.

4 – Scegli il pagamento con RID

Il pagamento con RID è sempre preferibile ai bollettini postali, in quanto comporta vantaggi sia pratici sia economici. Oltre a essere gratuito, scegliere il pagamento con RID permette di risparmiare fino a 18 euro l’anno in commissioni sui bollettini postali. Alcune delle offerte più convenienti, poi, prevedono soltanto il pagamento con RID e scegliendo l’addebito bancario, non si paga il deposito cauzionale.

5 – Scegli la bolletta elettronica

La bolletta elettronica viene inviata gratuitamente via email dal proprio fornitore; in molti casi, le bollette elettroniche possono essere consultate anche sul sito del proprio gestore, senza costi aggiuntivi. Per l’invio della bolletta cartacea viene invece richiesto un contributo mensile che fa aumentare l’importo della bolletta fino a 12 euro l’anno. Inoltre, come per la modalità di pagamento, alcune delle offerte più convenienti prevedono unicamente l’invio della bolletta in formato elettronico.

6 – Approfittare dei bonus e delle promozioni

Nella scelta dell’offerta gas più conveniente, non trascurare eventuali promozioni e servizi aggiuntivi: spesso fanno la differenza, come nel caso di forniture combinate di gas ed elettricità, caldaie di ultima generazione con rate in bolletta o sistemi di pagamento via tablet e smartphone. Alcune aziende prevedono bonus aggiuntivi e pacchetti speciali per chi cambia fornitura contemporaneamente per gas e luce: le grandi aziende fornitrici sono oggi in grado di offrire al cliente sia i servizi gas sia elettricità che, se combinati, possono portare ad ulteriori sconti in fattura rispetto alle singole componenti.

7 – Bonus Gas per le famiflie numerose

Le famiglie numerose e a basso reddito hanno diritto al bonus Gas, uno sconto in bolletta di importo variabile introdotto dal Governo, e riservato a famiglie con Isee non superiore a 7.500 euro e famiglie con più di 3 figli a carico e Isee non superiore a 20mila euro. Una volta verificato di essere in possesso dei requisiti, bisogna presentare la domanda presso il proprio comune di residenza utilizzando gli appositi moduli. Per i clienti diretti, ossia con riscaldamento autonomo, il bonus viene erogato direttamente nelle 12 bollette successive alla presentazione della domanda. Per i clienti indiretti, ovvero con riscaldamento condominiale, il bonus viene erogato in un’unica soluzione tramite bonifico domiciliato, da riscuotere presso un ufficio postale.

8 – Prezzo: bloccato, indicizzato o tutto compreso?

Sul mercato esistono piani tariffari a prezzo bloccato, indicizzato e fisso. Tutte e tre le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi: conoscerli permette di effettuare consapevolmente la scelta più adatta alle proprie esigenze. Prezzo bloccato: il fornitore stabilisce un prezzo che rimane invariato per tutta la durata del contratto, in genere di uno o due anni. Allo scadere del periodo, il gestore farà una nuova offerta al cliente, che potrà accettare o cambiare fornitore. Le offerte a prezzo bloccato mettono al riparo il cliente da eventuali oscillazioni del prezzo del gas per tutta la durata del contratto: questo significa che non subiranno eventuali rincari, né potranno beneficiare di possibili ribassi. Prezzo indicizzato: il prezzo del gas cambia al variare del costo della materia prima. In genere, i prezzi vengono agganciati alle tariffe dell’Autorità o ad altri indici di borsa. Le offerte a prezzo indicizzato consentono di approfittare di eventuali ribassi del prezzo del gas, ma non mettono l’utente al riparo da possibili rincari. Offerte tutto compreso: viene pagata una cifra fissa, mensile o annuale, che permette di consumare una quantità prestabilita di gas, stabilita in metri cubi. I gestori mettono a disposizione degli utenti diverse taglie tra cui scegliere, a seconda dei consumi stimati. Le taglie offrono al cliente la certezza del prezzo bloccato per tutta la durata del contratto e, quindi, la possibilità di mettere già a bilancio il costo del gas per un anno. In caso di sforamento, alcuni gestori consentono un immediato cambio di taglia, previo pagamento degli extra maturati.

9 – Partita Iva: le offerte dedicate

Aziende e liberi professionisti hanno esigenze e consumi molto diversi da quelli dei clienti residenziali. Per questo motivo, i principali fornitori di gas hanno studiato offerte ad hoc per la clientela business: chi possiede una Partita Iva può consultare le offerte dedicate per trovare la tariffa gas più adatta alla propria tipologia di consumi.

10 – Approfittare  delle detrazioni fiscali per gli interventi di risparmio energetico

Esistono molte tipologie di intervento detraibili previste per legge, a patto che siano diretti a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio esistente e, quindi, a ridurre i consumi. Gli interventi volti a contenere il fabbisogno di riscaldamento invernale sono detraibili fino all’importo massimo di 100.000 euro per ogni immobile. In particolare, fino a 30.000 euro compresi in questa cifra possono essere investiti per sostituire l’impianto di riscaldamento tradizionale con, ad esempio, una pompa di calore, una caldaia a biomasse o una caldaia a condensazione. Inoltre, fino a 60.000 possono essere destinati alle migliorie dell’isolamento termico domestico, possibile grazie alle pareti coibentate o alla sostituzione di finestre e infissi. Infine, per installare gli impianti, come una pompa di calore o una caldaia, puoi detrarre gli apparecchi e tutte le spese relative alla realizzazione dell’impianto.

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