Seguiva i ragazzi all’uscita di scuola, poi li derubava di cellulari e tablet

8 Mar 2017 9:05 - di Martino Della Costa
spacciatori con machete

Un caso strano, inutilmente violento e comunque sconcertante: una modalità criminale, quella su cui ora sta andando la polizia di Torino e che riguarda un italiano, che ci si aspetterebbe meno irruenta e non compiuta da un adulto. Fatto sta che, comunque, da quel poco che trapela in queste sul caso, si evince che la la Polizia di Torino ha arrestato un uomo responsabile di tre rapine consumate e due tentate ai danni di giovanissime vittime nell’area del centro cittadino.

Li seguiva all’uscita di scuola e poi li derubava di cellulari e tablet

Le indagini dei poliziotti della squadra mobile e del Commissariato di P.S. “San Secondo” sono iniziate a seguito di alcuni episodi criminali registrati negli ultimi tempi a danno di ragazzi minorenni che venivano seguiti all’uscita di scuola e poi rapinati in strada del telefono cellulare: pedinamento, furto e minaccia con cui intimare il silenzio, si consumava velocemente, senza che i giovani derubati avessero tempo e modo di rendendersi conto di quanto gli era appena stato perpetrato da parte di un adulto, di nazionalità italiana. «L’uomo – spiega allora in una nota la plizia al lavoro sul caso – individuava le piccole vittime, comprese tra gli 11 e i 13 anni, principalmente all’uscita delle scuole medie e superiori per poi seguirle e, non appena possibile, rapinarle dei telefoni cellulari o dei tablet e del poco denaro che avevano in tasca. In alcuni casi, addirittura, le rapine hanno assunto connotati di particolare violenza in quanto l’uomo, dopo aver seguito i minori, entrava con loro nell’androne degli stabili di residenza e li derubava colpendoli più volte con pugni sul volto con conseguenti lesioni personali». Una violenza aggiunta al furto che contribuisce a lasciare ancora più sgomenti e scoraggiati…

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