Raqqa è accerchiata: tutto è pronto per la battaglia finale contro i jihadisti

24 Mar 2017 11:44 - di Redazione

Sono le parole del ministro francese della Difesa, Jean-Yves Le Drian a far partire idealmente il countdown: la città di Raqqa, roccaforte dell’Is in Siria, è “accerchiata” e l’offensiva contro i jihadisti inizierà presto.

Al via nei prossimi giorni la battaglia finale di Raqqa

Dunque, i miliziani dell’Isis asseragliati nella loro roccaforte strappata con violenza al controllo centrale siriano nel 2014, potrebbero avere le ore contate. Tanto è vero che, sempre il ministro d’oltralpe ha ribadito in queste ore: “Possiamo dire che Raqqa è accerchiata e che la battaglia all’inerno delle sue mura avrà inizio nei prossimi giorni. E sarà una battaglia dura ma fondamentale”. E allora, già mercoledì le Forze democratiche della Siria (Fds), alleanza curdo-araba sostenuta dagli Usa in funzione anti-Is, hanno annunciato che truppe americane e combattenti delle Fds sono schierati nel settore di al-Tabaqa, a circa 50 km a ovest di Raqqa.

A Ginevra procedono i colloqui di pace sulla crisi in Siria

Intanto, mentre in trincea le manovre militari predispongono strategie e forze in campo per l’offensiva finale, a Ginevra, in Svizzera, sono ripresi i colloqui di pace sulla crisi in Siria sotto l’egida delle Nazioni Unite. Dopo le consultazioni di ieri, oggi sono previsti nuovi incontri, ma sono ben poche le speranze di arrivare a un punto di svolta e in Siria continuano a infuriare le violenze. I ribelli avanzano verso la città di Hama, che resta comunque sotto il controllo dei lealisti. Gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani hanno riferito stamani di nuove violenze e bombardamenti delle forze di Damasco a nordovest di Hama e di scontri a nord della città. Secondo testimoni citati dalla tv satellitare al-Jazeera, sarebbero ripresi i combattimenti anche a Damasco, dopo l’offensiva lanciata domenica dai ribelli alla periferia orientale della capitale e giorni di scontri nel quartiere di Jobar tra le forze fedeli al leader siriano Bashar al-Assad e i combattenti dell’opposizione armata. Ieri l’inviato speciale dell’Onu Staffan de Mistura – impegnato nei giorni scorsi in un tour diplomatico tra Riad, Mosca ed Ankara – ha incontrato separatamente le delegazioni di Damasco e dell’opposizione presenti a Ginevra.

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