Il Papa a Milano incontra una famiglia musulmana (VIDEO)

25 Mar 2017 15:00 - di Carlo Marini

«Vi saluto e vi ringrazio per questa calorosa accoglienza, qui a Milano». Così Papa Francesco sul sagrato del Duomo parlando a braccio dopo l’Angelus. «La nebbia se ne è andata», ha proseguito il pontefice riferendosi alla bella giornata di sole, che ha smentito anche il meteo: «Le malelingue dicono che ci sarà la pioggia, non so, io non la vedo…».

Il Papa ha pranzato con 100 detenuti a San Vittore

La tappa successiva di Bergoglio è stata nel carcere di San Vittore, dove ha pranzato con cento detenuti. Al suo ingresso, in piazza Filangieri, è stato accolto da Luigi Pagano, provveditore regionale della Lombardia, dalla direttrice del penitenziario, Gloria Manzelli, dal Commissario Capo Manuela Federico e dal cappellano, don Marco Recalcati.

La prima visita di un Papa nel carcere milanese

Il Pontefice ha pranzato con 100 detenuti nel terzo raggio della Casa Circondariale. Prima di trasferirsi in auto al Parco di Monza, per la celebrazione della Messa, il Papa ha deciso di sostituire l’abituale momento di riposo pomeridiano in vescovado con una “sonnellino” all’interno del penitenziario. È la prima volta dal 1879, data di costruzione di San Vittore, che un Papa visita il carcere milanese.

Il fuori programma del Papa nel bagno chimico

Al suo arrivo a Milano, il Papa era andato prima alle case popolari di via Salomone, nel quartiere Forlanini. Bergoglio ha fatto visita anche a una famiglia musulmana. A casa di Karim Mihoual, come riporta Repubblica, Bergoglio ha mangiato datteri e ha bevuto del latte.  Un luogo non casuale: gli edifici popolari di questa zona, gestiti dall’azienda regionale Aler, sono stati a lungo abbandonati e le famiglie hanno vissuto lì attraversando varie difficoltà. Per Bergoglio anche un piccolo fuori programma. Il Pontefice si è fermato qualche minuto a una toilette chimica ai lati della strada: decine i fedeli che hanno voluto immortalare la scena con i loro smartphone.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *