Marcia indietro della Turchia: mai definito “nazista” il governo tedesco

9 Mar 2017 16:13 - di Giovanni Trotta

“Non abbiamo detto che l’attuale amministrazione tedesca sia nazista, in realtà abbiamo detto che le loro pratiche evocano pratiche naziste”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ritornando nel corso di una conferenza stampa sulle frasi del presidente Recep Tayyip Erdogan che ha accusato la Germania di “pratiche naziste” dopo la decisione delle autorità tedesche di vietare i comizi del ministro dell’Economia e della Giustizia turchi in vista del referendum costituzionale. In precedenza la cancelliera Angela Merkel, parlando al Bundestag prima del vertice europeo che inizia nel pomeriggio a Bruxelles, ha affermato che questi confronti col nazismo “non sono degni” di un partner della Nato e “devono finire”. Inoltre il ministro degli Esteri turco ha annunciato che sabato terrà a Rotterdam il comizio in programma in vista del referendum costituzionale che si terrà il 16 aprile in Turchia. Se le autorità olandesi lo chiederanno, ha aggiunto, sarà possibile rinviare il comizio a dopo le elezioni previste per il 15 marzo in Olanda. Al momento, ha precisato Cavusoglu, non ci sono state indicazioni in merito.

La Turchia non rinuncia ai comizi in Germania

“Se contestate i nostri comizi anche dopo le elezioni, allora nessuno mi potrà fermare. Andrò lì sabato e terrò il mio incontro – ha detto il capo della diplomazia turca all’Anadolu – Anche se cancellate le sale, troverò un posto”. Il comizio di Cavusoglu rientra negli appuntamenti programmati dal governo di Ankara in vista del referendum costituzionale che ha come obiettivo quello di ampliare i poteri del presidente Erdogan. Sono circa 250mila i turchi residenti in Olanda che potranno votare al referendum. Il governo di Ankara ha ancora in programma di inviare i propri ministri in Germania per tenere comizi in vista del referendum costituzionale in programma il 16 aprile in Turchia. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri turco, spiegando di aver consegnato al capo della diplomazia tedesca Sigmar Gabriel la lista delle manifestazioni in programma in Germania. Le autorità tedesche hanno vietato nei giorni scorsi i comizi programmati dei ministri dell’Economia e della Giustizia citando moviti di sicurezza. ”Ci aspettiamo che la Germania risolva questo problema. Stiamo organizzando una trentina di eventi. Abbiamo informato di questo le autorità tedesche”, ha detto il ministro degli Esteri di Ankara citato dalla Cnn turca. Sono tre milioni i cittadini turchi che vivono in Germania e che hanno diritto di voto.

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