La storia di Ivan, disabile di Palermo: da 3 mesi non riesce a tornare a scuola

16 Mar 2017 15:30 - di Bianca Conte

Non va a scuola ormai da quasi tre mesi Ivan, un 18enne disabile che da quando è nato è riuscito a domare l’handicap e a sconfiggere pregiudizi e difficoltà, ma che invece, da gennaio, non riesce ad avere la meglio sulla burocrazia che lo ha relegato e rinchiuso in casa. Sì, perché di questo si tratta: da quasi tre mesi questo ragazzo non va a scuola, suo malgrado, perché da 90 giorni circa Ivan non può più frequentare il quarto anno dell’istituto geometra Filippo Parlatore a Palermo.

Ivan, un ragazzo disabile che non va a scuola da 3 mesi

E lui, che in 18 anni ha imparato a convivere e a gestire al meglio la malattia che lo affligge dalla nascita – una tetraparesi spastica che lo costringe a vivere su una carrozzina – a non farsi togliere il sorriso dalla avversità che affliggono la sua quotidianità, non riesce a vincere la sfida contro la burocrazia. Di più: «Piange tutti i giorni, gli stanno togliendo la voglia di vivere», confessa amareggiata e preoccupata la mamma del ragazzo, Rosalia Tripi, che spiega come quasta situazione affligga suo figlio, quando neppure l’handicap gli ha mai tolto la gioia di vivere. L’odissea, per lui come per altri 450 studenti disabili di Palermo e provincia, è iniziata dopo le vacanze di Natale a causa dell’assenza del servizio di trasporto e di assistenza igienico-sanitaria. «Per lui, i suoi insegnanti e i compagni di classe sono una seconda famiglia – aggiunge mamma Rosalia – e allora, come possono fargli questo? Come possono togliergli anche la possibilità di studiare? È una vergogna trattare così i disabili».

Dito puntato contro le istituzioni

Una denuncia, fatta tra le lacrime, che arriva a due giorni dall’annuncio della manifestazione di protesta annunciata da un gruppo di disabili siciliani, stanchi delle «continue promesse, mai mantenute dalla Regione». E pensare che per assistere il suo Ivan la signora Tripi ha anche lasciato il suo lavoro. «Ho dovuto rinunciare perché non c’è nessuno che possa badare a lui»,  dice sconsolata la donna, ripagata in parte dalla solidarietà espressa a parole e dimostrata nei fatti dai compagni di classe del figlio che inq uesti mesi hanno sostenuto la battaglia di Ivan per il diritto allo studio. «Hanno scritto una lettera – spiega mamma Rosalia – hanno messo nero su bianco che gli manca un “compagno e un amico speciale”». Il dito è puntato contro la latitanza delle Istituzioni. «Mio figlio ha una forza incredibile – conclude la mamma provata dalla fatica e dalla delusione –, ma siamo stanchi delle prese in giro della politica e dei soliti scaricabarile».

Il duro faccia a faccia Crocetta-Pif

Da settimane il problema dell’assistenza ai disabili siciliani è al centro della cronaca dopo i servizi de Le Iene e il duro faccia a faccia tra il governatore Rosario Crocetta e l’attore e regista Pif. «Abbiamo sentito solo proclami, ma i nostri problemi non sono stati risolti – conferma allora, ancora una volta, mamma Rosalia –. I nostri figli non sono burattini, chiediamo di trovare subito una soluzione». E sull’assenza di risorse conclude laconicamente: «I fondi ci sono e i tagli non si fanno certo sui disabili. La verità è che loro non vivono il nostro dramma quotidiano e non conoscono i mille problemi che ogni giorno noi e i nostri figli affrontiamo»…

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