Il Pd perde anche la segretaria della storica sezione Pci in via dei Giubbonari

20 Mar 2017 13:55 - di Antonio Marras

Giulia Urso aveva provato prima ad evitare lo sfratto per morosità, poi era stata costretta a d accettare il trasferimento, armi e bagagli, di decenni di storia e di militanza comunista nel cuore di Roma in un’altra sede più economica, ma lì s’è arresa ed ha mollato, lasciando il Pd di Matteo Renzi per seguire Pierluigi Bersani: «Questo partito non è più il mio, Renzi impone la sintesi prima di avviare il dialogo: me ne vado», annuncia dalle colonne di Repubblica la storica segretaria della vecchia sezione del Pci (poi diventata Ds e poi Pd) di via Dei Giubbonari, nel centro di Roma. Sui muri di quella sezione c’era anche una storica targa del Partito comunista italiano che al momento dello sfratto, prima del trasferimento in via dei Cappellari, è stata messa in cassaforte. Oggi Giulia Urso, a Repubblica, in cassaforte, di quell’esperienza del Pd di Renzi, non vuole mettere nulla. «La targa? La settimana scorsa l’assemblea ha deciso che sarà conservata nella sede di via dei Cappellari. Per la soprintendenza non era vincolata, hanno solo chiesto di ricoprire il buco: cosa che faremo presto».

La “segretaria” della sezione Pci rinnega Renzi

Giulia Urso, da cinque anni segretaria della storica sede Pd di via Giubbonari, ora traslocata in via dei Cappellari, segue dunque Bersani nella scissione. «I circoli sono diventati luoghi vuoti, dove non transitano più le idee. Durante il referendum non c’è mai stato un confronto. Noi eravamo un’eccezione, tollerati solo perché eravamo un circolo culturale. Voglio tornare a costruire una cosa nuova, dove riconoscermi antropologicamente. Mi voglio divertire”. Al circolo come l’hanno presa? «Molto affetto, grande dibattito, tutti a dire “serve più dialogo”, ma la verità è che nessuno ascolta più l’altro».

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