I buonisti tacciono sui centri sociali. Il vero pericolo (per loro) sta a destra

25 Mar 2017 12:18 - di Guglielmo Federici

Perché questa Europa non ci piace? Perché questa Europa contraddice se stessa, perché non ha il coraggio di affermare alcune verità scomode e perché lo spettacolo che stiamo vivendo – i centri sociali, gli elicotteri che sorvolano una città blindata e in trincea – è un controsenso madornale, uno scenario patetico che manda in bestia le persone. Uno scenario reso possibile anche da chi ha responsabilità politiche e di governo. L’Europa ha commesso molti errori , ma criminalizzare quotidianamente forze politiche cosiddette “no Euro” – Front National di Marine Le Pen, Fratelli d’Italia, Lega, i partiti di destra e le formazioni euroscettiche – accusandole di mandare in frantumi un’idea d’Europa che non c’è è stata sicuramente una follia che ha ingenerato una cappa di conformismo buonista indigesto.

Le colpe dei buonisti, i meriti degli euroscettici

Delegittimare chi di dice no a un’Europa in mano alle oligarchie finanziarie,  chi dice no all’Europa dei più forti, chi delinea una idea di un’Europa più solidale ed equa sta avendo un effetto deflagrante, perché per una sorta di reazione  perversa si legittimano i black bloc, gli incappucciati, il mondo antagonista che si prepara a dire “no” in un altro modo,  scendendo in piazza e nelle vie della città a spaccare vetrine e a creare tensione con le forze dell’ordine. Dire no a dei cortei annunciati con relative devastazioni non sarebbe “civile” per i buonisti in servizio permanente effettivo. E ora si tengano questo bel risultato! Anziché ascoltare le ragioni di chi dice dei “no” sensati e recepirne le ragioni in una dialettica politica seria e costruttiva, i “buonisti” finiscono però per legittimare la protesta violenta di chi dice “no” spaccando vetrine e facendo della presenza in piazza un blocco di intimidazione e di violenza. Un errore tattico imperdonabile, quello di riunire su uno stesso identico fronte incappucciati e centri sociali che, guarda caso sempre in manifestazioni di questo tipo, sono dalla stessa parte, la vedono allo stesso modo. Chissà perché. Non è difendendo l’indifendibile – questa Europa a trazione dei più forti e potenti- che si scaldano i cuori dei cittadini. Quindi prima di dare dei “coglioni” ai cittadini inglesi che hanno scelto la Brexit e prima di trattare la Le Pen come una pericolosa sovversiva di un’Europa che non c’è, bisognerebbe fare un bagno di responsabilità politica. Dire che tutto va bene quando tutto va male e le persone stanno male rafforza il fronte antagonista. Lo capiscono e fingono di non capire?

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