Fillon messo in ginocchio dallo scandalo e dalla Le Pen: «Non mi ritiro»

1 Mar 2017 11:53 - di Gianluca Corrente

Annullati gli appuntamenti importanti, voci che circolano, le smentite. il fantasma dei giudici, lo scandalo della moglie. Per François Fillon è dura. Durissima. E la sua corsa all’Eliseo appare sempre più improbabileo. Con Marine Le Pen che invece continua a crescere nei sondaggi. Tutti davano per scontato il ritiro. E invece no. «Non cedo, non mi ritiro, andrò fino in fondo», ha detto in una dichiarazione alla stampa nel suo quartier generale, «sarò il candidato alla presidenza della Repubblica».

La giornata nera di Fillon

La giornata è intensa. La prima notizia arriva dal sito del Journal du dimanche, secondo il quale Fillon sarebbe stato convocato dai giudici istruttori nell’ambito dell’inchiesta che riguarda gli impieghi fittizi di sua moglie Penelope e due dei suoi figli. Poi un’altra notizia, stavolta del sito Mediapart: «Penelope è in stato di fermo». Ma fonti giudiziarie hanno immediatamente smentito..

La visita annullata al Salone dell’Agricoltura

Ma già a metà mattinata appariva certa la situazione di imbarazzo di Fillon, La visita al Salone dell’Agricoltura, infatti, è un momento importante per gli uomini politici francesi, che ogni anno si fanno fotografare accanto a mucche e maialini per mostrare la loro vicinanza con il mondo rurale e i suoi elettori. Ieri c’era stata Marine Le Pen e ora è atteso anche Emmanuel Macron, il candidato progressista.

L’inchiesta della magistratura

I guai per Fillon sono arrivati dal settimanale Canard Enchâiné che ha pubblicato uno scoop: il candidato all’Eliseo avrebbe pagato con i soldi pubblici la moglie Penelope e i figli per lavori da assistenti parlamentari mai svolti. La magistratura ha aperto un’inchiesta e lui in un primo tempo ha annunciato che si sarebbe ritirato qualora venisse messo sotto esame, poi ha cambiato idea attribuendo «l’ultima parola agli elettori». 

Il 15 marzo dai giudici istruttori

«Signore e signori, il mio avvocato è stato informato che sarò convocato il 15 marzo dai giudici istruttori per essere incriminato», ha confermato in una dichiarazione dal quartier generale della sua campagna Fillon, denunciando come nel suo caso «lo stato di diritto sia stato sistematicamente violato».

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