Filippine, trovato il corpo del turista tedesco decapitato dagli islamici

5 Mar 2017 11:58 - di Redazione

E’ stato recuperato dalle truppe filippine il corpo dell’ostaggio tedesco di 70 anni decapitato dai terroristi islamici del gruppo Abu Sayyaf lo scorso 26 febbraio. I rapitori avevano chiesto un riscatto di 600mila dollari da pagare entro un termine tassativo. I resti dell’uomo, sequestrato il 5 novembre mentre si trovava a bordo del suo yacht, sono stati trovati nella città di Indanan, sull’isola di Jolo, 1.000 chilometri a sud di Manila. Il governo filippino e quello di Berlino hanno confermato che i terroristi del gruppo islamico Abu Sayyaf hanno ucciso Jurgen Kantner. “Siamo addolorati e condanniamo la barbara decapitazione di un’altra vittima di rapimenti”, ha detto il rappresentante governativo Jesus Dureza in una dichiarazione ai media. “Fino all’ultimo momento, in molti, e tra loro le forze armate filippine, hanno tentato tutto il possibile per salvargli la vita. Abbiamo fatto tutti del nostro meglio, ma invano”, conclude il comunicato. Dureza ha quindi invitato la popolazione a sostenere la lotta del governo contro il terrorismo. “Il terrorismo non ha posto in un Paese come il nostro. Ci deve essere un freno a questa uccisione di innocenti e indifesi”, ha detto.

L’assassinio del tedesco confermato dal governo

Anche Berlino ha confermato l’uccisione del velista 70enne. “Non c’è più alcun ragionevole dubbio che il nostro connazionale rapito nelle Filippine sia morto”, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco. “Siamo profondamente scioccati da questo atto disumano e crudele”, ha aggiunto. Sarebbe stato diffuso dai terroristi il video che mostra la decapitazione, ancora non confermata ufficialmente, dell’ostaggio tedesco in mano al gruppo terroristico da tre mesi nel sud delle Filippine. La notizia della morte dello skipper 70enne, rapito all’inizio di novembre 2016 nei pressi dell’Isola Laparan durante un attacco al suo yacht in cui fu uccisa la moglie, era stata diffusa ieri. L’uomo sarebbe stato decapitato 30 minuti dopo la scadenza dell’ultimatum in un villaggio dell’isola di Jolo. Per il suo rilascio Abu Sayyaf aveva chiesto un riscatto di oltre 612.000 dollari. Ora si attende la reazione del presidente filippino Duterte.


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