Crocetta denuncia aumento anomalo di disabili, ma è una bufala. Ecco perché

6 Mar 2017 13:57 - di Alberto Cardillo

Lo scandalo scoppiato la settimana scorsa sull’onda della protesta -sostenuta da Pif e Le Iene- dei disabili gravi siciliani abbandonati dalla Regione, ha lasciato il segno: è caduta la testa dell’assessore alla famiglia e Crocetta ha dovuto sperimentare una strategia per evitare di ammettere il suo fallimento e contrattaccare. Sarebbe stato più giusto e coerente chiedere soltanto scusa e cominciare a lavorare seriamente per risolvere il gravissimo problema delle migliaia di disabili siciliani oggi dimenticati dalla Regione.

Il “colpo di genio” (per così dire) di Crocetta

Ma il lavoro non fatto in cinque anni non si può recuperare in pochi giorni, così come invece -giustamente- chiedono i disabili e le loro famiglie. Ecco il colpo di “genio” di Crocetta: spostare l’attenzione dalla vergognosa omissione della Regione nel sostegno ai disabili al presunto boom di disabili registrati negli ultimi due anni. È così che qualche giorno fa, tramite l’Ansa, vengono pubblicati dati forniti dal dipartimento Famiglia della Regione Siciliana, i quali dimostrerebbero una vera e propria esplosione delle statistiche in merito al riconoscimento di invalidità gravi in molte zone della Sicilia. Crocetta annuncia di aver aperto una istruttoria per fare luce su quelle che considera presunte anomalie. Di più, ai microfoni di Porta a Porta dichiara: «È evidente che qualcuno ha dichiarato il falso. Questo sistema lo toglieremo ai distretti sanitari e lo incardineremo sulle aziende ospedaliere. Invece di fare progetti per le persone con disabilità li fanno per le cooperative, siamo al clientelismo di sempre».

Il distretto sanitario di Giarre

Tra gli altisonanti numeri spicca il distretto sanitario di Giarre, in provincia di Catania, dove addirittura i disabili negli ultimi due anni sarebbero aumentati del 3.500%! Ma in realtà a spiegare come stanno le cose c’ha pensato il Sindaco di Giarre, Angelo D’Anna, indignato per aver visto la propria città alla ribalta nazionale come una sorta di zona franca per furbetti. «Dall’analisi delle domande pervenute – ha spiegato il Sindaco D’Anna – non si evince assolutamente un aumento sproporzionato in quanto si è passati dalle iniziali 81 domande a 143, aumento dovuto al fatto che i soggetti potenzialmente beneficiari, in presenza di ulteriori delucidazioni emanate con le integrazioni alle linee guida, hanno ritenuto rispondenti alle proprie condizioni quanto stabilito dalla normativa, mentre prima, in mancanza di linee guida certe e chiare, si sono sentiti inibiti a richiedere un servizio, certamente loro spettante.

I progetti accettati

«A riprova di ciò – continua D’Anna – si cita il fatto che nel 2014 sono stati accettati 2 progetti; nel 2015, dopo l’integrazione delle linee guida, sono state accettati cinquanta progetti e nel 2016 ne sono stati accettati 72 e quindi la vera comparazione dovrebbe essere fatta a parità di parametri di concessione benefici cioè dal 2015 al 2016, che risulta vedere un incremento di beneficiari, tutti disabili gravi, solamente del 44% (50 nel 2015, 72 nel 2016)». È quindi evidente che il Presidente delle Regione o è ignorante in materia o è in malafede.

“Cornuti e mazziati” dalla sinistra

«Fatte le dovute chiarezze –attacca il sindaco di Giarre– ci rammarichiamo per l’immagine negativa che è stata fornita della città di Giarre e del distretto, ma soprattutto per le dichiarazioni fornite dal presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta», le quali hanno provocato l’effetto che «la notizia abbia avuto un’importante risonanza nazionale, a nostro giudizio distorta ed eccessiva rispetto alla realtà dei fatti, e invece fino ad oggi nessuno abbia portato a conoscenza della comunità nazionale la condizione disastrosa dei nostri servizi ospedalieri in un comprensorio che in estate raggiunge oltre 120.000 residenti e che da due anni deve convivere senza più un Pronto Soccorso ed un ospedale di base previsti dalla normativa vigente, chiusi a seguito della riforma del sistema sanitario varato dalla Giunta Crocetta che vede un’intera comunità lottare a tutela del proprio diritto alla salute». Insomma, Giarre vera e propria cartina di tornasole sulle condizioni della Sicilia: “cornuti e mazziati” dal disastro del governo di Crocetta e della sinistra.

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