Biotestamento, la legge alla Camera. Il Pd conta sulla stampella M5s

13 Mar 2017 13:00 - di Federica Parbuoni
biotestamento

Approda in aula, alla Camera, la legge sul biotestamento. Il provvedimento è all’ordine del giorno di Montecitorio, anche se probabilmente l’esame entrerà nel vivo solo nei prossimi giorni con la possibilità che i tempi possano allungarsi. 

Il fronte trasversale dei cattolici pronto a dare battaglia

Alla Camera i numeri dovrebbero essere a favore dell’approvazione della legge. Se, come sembra, il M5S confermasse la sua disponibilità a votare con il resto dei partiti che sostengono la proposta, Pd in testa, i voti non dovrebbero mancare, anche grazie alla libertà di coscienza che dovrebbe essere accordata dal gruppo di Forza Italia ai propri membri. Resta comunque in campo l’incognita del fronte trasversale dei cattolici, soprattutto quelli del Pd, pronti a dare battaglia per il no. Al Senato, invece, per il fronte del sì si annunciano maggiori difficoltà: a palazzo Madama i numeri a sostegno del provvedimento sono più che mai ballerini.

L’opinione pubblica ancora scossa dal caso di Dj Fabo 

In sospeso da tempo, il dibattito parlamentare sul fine vita arriva in un momento in cui rischia di mancare la lucidità dovuta e invocata quando si parla di temi sensibili. È ancora forte, infatti, l’onda emotiva provocata dalla morte assistita in Svizzera di Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo. E, non a caso, i Radicali, che hanno indetto una manifestazione sotto Montecitorio per sollecitare l’approvazione della legge sul biotestamento, nel loro comunicato hanno citato il ragazzo.

I Radicali in campo per il biotestamento

«La discussione parlamentare inizia a due settimane dalla morte di Fabo Antoniani in Svizzera, dopo oltre un anno di discussione in Commissione e dopo quattro rinvii», si legge nella nota dei Radicali, in cui si ricorda che «il testo base prevede la possibilità di predisporre un testamento biologico vincolante per il medico, che includa la rinuncia a nutrizione e idratazione artificiale». «Non sono invece incluse – è specificato – richieste che pur raccolgono vasto consenso, come l’obbligo di fornire la sedazione continua profonda al paziente che la chiede, o la depenalizzazione dell’assistenza medica alla morte volontaria».

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