Bambini “costretti” a cantare “Bella ciao” ai profughi: esplode la polemica

21 Mar 2017 13:33 - di Adriana De Conto

“Ai ragazzini delle scuole medie bisognerebbe fare cantare ‘Faccetta Nera’ ai profughi,  inno delle campagne coloniali del Ventennio, e  non “Bella ciao”. Una provocazione lanciata  attraverso il suo profilo Facebook da Otello Ruggeri, sponente milanese di Forza Italia, membro del “dipartimento regionale Sicurezza e periferie” del partito, candidato alle prossime Comunali a Sesto San Giovanni. La consderazione ha un suo perché dal punto di vista testuale della famosa canzone degli anni Trenta. È accaduto che durante la festa alla caserma Montello di Milano, trasformata in un campo profughi, agli alunni di una scuola media della zona sia stato fatto cantare “Bella ciao”, il che ha fornito a Ruggeri lo spunto per un ragionamento. 

Questo il post dell’esponente azzurro che subito – e come stupirsi – è stato segnalato alla polizia: “Davanti alla Caserma Montello, durante la festa per gli immigrati, ai bambini di una scuola media è stata fatta cantare “O bella ciao”. A parte l’indegnità di strumentalizzare dei bambini per scopi politici, non trovate che questa strofa rappresenti molto meglio l’immagine di uno straniero che guarda al nostro paese con speranza: “Seduta all’altipiano guardi il mare, moretta che sei schiava fra le schiave, vedrai come per sogno tante navi e un Tricolor sventolar per te”?. Apriti cielo.

Il post ha fatto subito scattare sull’attenti le sentinelle dell’antifscismo che,  in un paese sbrindellato e allo stremo, pur si preoccupano dell’ortodossia delle canzoni un tanto al chilo. La comparsa del post è stata segnalata alla polizia da uno zelante cittadino del quartiere Sempione/piazza Firenze, dove si trova la caserma. Il quotidiano mette in evidenza come Ruggeri abbia impostato le sue campagne elettorali proprio sul contrasto all’immigrazione. «In particolare, è fra quanti si sono opposti all’accoglienza di profughi e rifugiati nelle porzioni inutilizzate della Caserma Montello, in via Caracciolo a Milano». In realtà, si omette di dire che l’accoglienza dei 350 profughi nella caserma è stata presa malissimo dalla gran parte dei milanesi – che hanno avuto al loro fianco tutto il centrodestra-  e non per razzismo, ma perché le strutture pubbliche devono essere utilizzate per offrire servizi agli italiani. Tornando allo “scandaloso” richiamo a Faccetta nera «Antonella Barranca, attiva nell’associazione Anpi in Zona 8, commenta così le esternazioni di Ruggeri: “Vergognoso citare i versi di una canzone fascista come ‘Faccetta nera’, che riporta ai tempi del colonialismo italiano in Africa, per riferirsi alla situazione dei migranti della ex Caserma Montello”». 

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