Appendino toglie fondi alle scuole cattoliche, ma non taglia le auto blu

26 Mar 2017 11:41 - di Guido Liberati

È passata sotto il silenzio dei principali media la scelta del sindaco di Torino, Chiara Appendino del ridurre di un quarto il finanziamento per le scuole materne religiose. A farne le spese 55 istituti cattolici e una scuola ebraica che ospitano seimila bambini e danno lavoro a oltre 550 persone. Un taglio motivato, ufficialmente, dalle classiche ragioni di bilancio. Ma che l’opposizione non esita a definire ideologica.

Con Appendino a rischio i posti per seimila bambini

Il taglio è stato giustificato dallo staff della Appendino come una scelta dolorosa, ma inevitabile. Si passa dai 3 milioni dell’anno scorso a 2 milioni e 250 mila euro. Una riduzione pesantissima, se si pensa che fino alla giunta Chiamparino lo stanziamento superava i 3 milioni e mezzo l’anno. Ma la batosta per gli istituti materni religiosi non finisce qui. Per gli stessi istituti, la giunta M5s intende anche cancellare l’agevolazione del 30% sulla tassa rifiuti, costringendo le scuole a chiudere o ad aumentare le rette o i costi per le famiglie. Le conseguenze? Ovvie. Costringere i genitori meno abbienti a iscrivere i figli nelle scuole materne pubbliche. O a pagare un ennesimo salasso.

Dalla Appendino una tassa occulta sull’insegnamento religioso

La manovra della giunta pentastella torinese diventerà, di fatto, una tassa occulta sull’insegnamento religioso. Una notizia ignorata dai media nazionali, alla quale solo il quotidiano cattolico Avvenire ha dedicato spazio. Racconta al quotidiano della Cei, il parroco don Angelo Zucchi, responsabile della scuola parrocchiale San Giuseppe Cafasso: «Da una parte ci si chiede di tenere le rette basse e poi vengono tagliati i contributi. Il 25% per noi è moltissimo, mentre sono briciole per un bilancio come quello del Comune di Torino».

Appendino dal bilancio non taglia le autoblu

Una scelta definita senza mezzi termini ideologica: «Ecco mantenute le promesse dell’assessore all’Istruzione Federica Patti, sostenuta dalla lobby che voleva affossare le materne paritarie». Le ragioni di bilancio valgono per cancellare i soldi alle scuole religiose, ma non per tagliare le autoblu degli assessori. Come conferma la gaffe che ha coinvolto il vicesindaco della Appendino. Ricordate gli slogan di Luigi Di Maio e degli altri grillini sui tagli alla Casta? Valgono finché la Casta non diventano loro.

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