Anziani aggrediti nell’androne di casa ai Parioli: in manette 2 egiziani

25 Mar 2017 17:50 - di Martino Della Costa
disabile

Anche ai Parioli, il tranquillo quartiere della capitale, è arrivata la paura dettata dalla criminalità straniera. Una paura che induce alla diffidenza e che denuncia un incrudelimento nei confronti dei più indifesi, gli anziani, colpiti quando meno se l’aspettano e quasi al sicuro: nell’adrone di casa propria.

Anziani aggrediti nell’androne di casa ai Parioli

Già, perché questa era la modalità criminale messa in atto da due egiziani che, privi di scrupoli e senza un minimo di pietà alla vista di quelle vittime incapaci di difendersi, aggredivano brutalmente – ai Parioli, come nel quartiere Vescovio e in quello Africano – i malcapitati al rientro nelle loro abitazioni. Una modalità feroce, quella messa in atto per compiere le rapine: e i referti ospedalieri, come i racconti di alcuni degli aggrediti, parlano chiaro. I due egiziani, a cui la polizia dava la caccia da mesi, per nulla intimoriti dall’avere il fiato sul collo degli agenti, si nascondevano nell’androne del palazzo in attesa e poi, una volta individuato l’uomo o la donna da assalire, li immobilizzavano tenendo le dita premute sulla trachea della vittima, in modo da non farli né respirare, né urlare. In diversi casi, provocando lesioni profonde o malori dalle gravi conseguenze. I due, dopo mesi di indagini, sono finiti in manette, ma non è la prima volta che un episodio cruento si verifica in uno dei quartieri fino a qualche anno fa considerato tra i più sicuri della capitale. Almeno in materia di micro-criminalità.

Un sottobosco criminale d’importazione

Le cose infatti sono molto cambiate negli ultimi tempi, e la mappa delle zone a rischio ormai investe tutti i quadranti della Capitale. C’è un sottobosco criminale, infatti, che a Roma agisce senza sosta, senza confini metropolitani, e senza pietà, appaltandosi sempre più in esclusiva le possibilità delinquenziali che il panorama sociale “offre”. Non è un caso allora se malviventi spesso risultati poi ai controlli immigrati irregolari, sono cominciati a penetrare anche in zone residenziali e considerate fino a poco fa aree non a rischio, e se i grandi affari legati a furto e ricettazione, e a tutto il corollario di azioni violente che ne consegue – aggressioni agli anziani comprese appunto – appaiono sempre più saldamente nelle mani di menti ed esecutori d’importazione, pronti a lucrare – dal vestiario alla gioielleria, fino alle ultime mode in materia di tecnologia – su tutto un po’. E su tutti: anziani compresi.

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