Vitalizi, Renzi stanca anche i renziani: «Se continui così, Grillo ha già vinto»

1 Feb 2017 16:25 - di Marzio Dalla Casta

È inutile, è tempo perso: a lavar la testa all’asino – si dice da qualche parte – si sprecano solo acqua e sapone. Soprattutto se l’asino (politico, beninteso) ha le sembianze di Matteo Renzi. Un altro politico avrebbe già capito da un pezzo che la politica conosce solo droghe, non vaccini e che un po’ di grillismo in fotocopia non ti salva da quello in originale. Renzi, invece, con ostinazione tutta asinina insiste nel tenere il piede in due staffe, quella di leader del Pd, il partito più partitocratico che vi sia, e quella di nemico della casta parlamentare. Ma è impossibile.

I vitalizi sono stati cancellati nel 2011

Ha già provato a farlo con il referendum e ci ha rimesso la poltrona di Palazzo Chigi. Ora ci riprova per strappare le elezioni anticipate, la cui necessità – sostiene senza sprezzo del ridicolo – risiederebbe nel fatto che votando subito si impedisce che maturino i vitalizi per i deputati. Non sa o finge di non sapere che i vitalizi non esistono più dal 2011 e che i trattamenti pensionistici di cui blatera ammontano a poco più di 700 euro netti che i parlamentari percepirebbero al compimento  dei 65 anni. Insomma, c’è poca trippa per gatti. Troppo poca, almeno, per giustificare l’interruzione traumatica della legislatura. Sufficiente, tuttavia, a far capire che è Renzi davvero alla canna del gas.

La Ascani (Pd): «Renzi, basta con queste stronzate»

E il brutto, per lui, è che cominciano ad accorgeresene anche i suoi, stanchi evidentemente di essere additati da uno che ha vissuto solo di politica come una folla di questuanti in attesa di chissà quale privilegio. La più esplicita ad evidenziare il disagio è la renziana Anna Ascani, renziana doc, che affida a Facebook il proprio sfogo: «Liberiamo il dibattito pubblico da questa stronzata. La politica non è questo. Su questo campo qui vince Grillo. Anzi no, se ci abbassiamo a giocare su questo campo qui Grillo ha già vinto». Ha ragione da vendere. Scommettiamo che per non sentire ora l’«Asino» indosserà orecchie da mercante?

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