Troppo sesso in quel romanzo: in Palestina nei guai lo scrittore Yahya

9 Feb 2017 10:17 - di Riccardo Arbusti

Può ancora accadere, anche nel 2017. Così lo scrittore Abbad Yahya si è visto requisire le copie del suo romanzo, Crimine a Ramallah, in tutta la Cisgiordania. L’ordine è arrivato dal procuratore generale Ahmed Barak, il quale ha stabilito che il libro è indecente e “incompatibile con la morale”. Sotto accusa il linguaggio, che contiene espliciti riferimenti al sesso. L’editore del romanzo è stato interrogato dalla polizia e anche l’autore è stato convocato. Il procuratore generale ha giustificato la sua decisione dichiarando di voler proteggere gli adolescenti. 

L’autore ha già pubblicato tre romanzi

Da parte sua il ministro della Cultura Ehab Bseiso ha annunciato che vuole ancora farsi una propria opinione su quel libro. Intanto l’autore  – che ha già  pubblicato altri tre romanzi in passato – ha ricevuto sulla propria pagina Facebook numerosi attestati di solidarietà.

I lettori apprezzano il libro

Anche su internet i lettori sembrano apprezzare il romanzo, definito coraggioso e avvincente. La trama riguarda l’omicidio di una giovane palestinese a Ramallah nel 2012 che a sua volta coinvolge altri tre giovani sconvolgendo le loro vite. Ne risulta uno spaccato della società palestinese, con le sue luci e le sue ombre.

 

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