Sorpresa, il sindaco anti-migranti non è leghista ma Pd. E scatta il mea culpa…

13 Feb 2017 10:52 - di Monica Pucci

«Quanto accaduto al Comune di Vitulano sollecita tutti noi a una riflessione prudente su un tema delicato, sul quale non poche volte siamo già intervenuti, come quello dell’immigrazione che investe la sfera della solidarietà, dell’umanità, della sicurezza, della dignità, dell’integrazione». Inizia così il “mea culpa” – con invito a riflettere sul tema – del segretario provinciale del Pd di Benevento, Carmine Valentino, dopo la decisione del sindaco di Vitulano, piccolo paesino del Sannio, di chiudere l’unica strada di accesso a un agriturismo per impedire l’arrivo di altri immigrati nel territorio.

Se il Pd scopre che i migranti
sono un’emergenza locale…

Polemiche e bagarre, poi la decisione di stabilire un tetto per i migranti da ospitare, passato da 34 a 12.Il problema è che nel frattempo il Pd ha scoperto che… il suo buonismo s’è fermato a Benevento. Che fare? «La gestione dei flussi migratori – spiega Valentino – non ha bandiere e schieramenti politici. D’altronde, tutti i sindaci del Sannio nonostante le numerose difficoltà riscontrate si sono spesi per ricercare con il governo, e dunque con il suo rappresentante territoriale nella persona del prefetto, le soluzioni migliori al fine di tutelare l’umano valore dell’accoglienza con quello della sicurezza dei territori. Linea, questa, condivisa e sostenuta fortemente dalla Federazione provinciale del Partito democratico di Benevento». Ecco perché la palla viene passata al governo Gentiloni, al quale viene chiesto di far fronte all’invasione, che stavolta non viene denunciata dalla Lega o dalla destra ma dal solidarissimo Pd: «Sono convinto – conclude Valentino – che il governo Gentiloni saprà essere vicino al Sannio in questo momento complesso….».

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