Sgarbi: «Grillo mi disse “Virginia è una depensante”. Ho la registrazione» (video)

7 Feb 2017 13:32 - di Viola Longo

Virginia Raggi? Una «depensante». Vittorio Sgarbi torna sul sindaco di Roma, spesso oggetto delle sue invettive. Ma stavolta quel giudizio così sferzante non è il suo, sarebbe quello dello stesso Beppe Grillo. Sgarbi lo ha riferito in una intervista radiofonica, parlando di una telefonata tra lui e il leader del M5s. Una telefonata, e questa è la vera bomba lanciata sul Campidoglio, che avrebbe registrato

«Grillo mi ha detto che la Raggi è una depensante»

«Ho registrato una telefonata che mi ha fatto Grillo, in cui dice tutto il male possibile della Raggi. Una telefonata che mi tengo, mica faccio le intercettazioni. Grillo mi ha detto che la Raggi è una depensante, così la considera», ha detto Sgarbi alla trasmissione Ecg di Radio Cusano Campus, chiarendo che «la telefonata in questione tra me e Grillo risale a prima che la indagassero». «Lui – ha proseguito il critico – ha iniziato a elaborare una teoria giustificazionista quando ha intuito che poteva arrivare l’avviso di garanzia. Prima ci siamo parlati e mi ha detto che la considerava una depensante».

«Più la difende più fa la figura del coglione»

Per Sgarbi a Grillo «converrebbe abbandonare la Raggi, ma forse non vuole perdere Roma. Se tu fai cadere un tuo sindaco vuol dire che hai sbagliato e che quindi difficilmente vincerai la prossima volta». «Sta difendendo un presidio, pensa di commissariarlo, dal punto di vista strategico posso anche capirlo», ha commentato ancora Sgarbi, precisando però che per lui «Grillo deve mandarla via immediatamente, più la difende più fa la figura del coglione».

La telefonata avvenuta prima «dell’editto sugli indagati»

La notizia della telefonata non è passata inosservata e, in un’altra intervista radiofonica, stavolta a La Zanzara di Radio 24, Sgarbi ha chiarito il contesto in cui sarebbe nata quella conversazione. «Una volta eravamo con David Parenzo e abbiamo chiamato Grillo insieme. Abbiamo registrato la telefonata, lo abbiamo fatto apposta. Ha detto: “Guarda Vittorio, dobbiamo difendere la Raggi ma è una depensante, una totale depensante…”. Dunque, è in totale malafede». «La telefonata è avvenuta poco prima dell’ultimo editto sugli indagati quando ha capito che se cade la Raggi cade tutto. Vittorio, ha detto, è una totale depensante, è il modello perfetto per quello che io voglio al potere», ha concluso Sgarbi nel suo intervento alla radio.

 

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