Rubava da un anno piatti d’argento e gioielli: arrestata domestica romena

14 Feb 2017 16:42 - di Redazione

Il sospetto aleggiava da tempo in casa: quegli oggetti smarriti, quei beni di valore – non solo affettivi – improvvosamente volatilizzatisi nel nulla. Così, ormai certe ma senza prove a favore della loro convizione, la scorsa settimana le datrici di lavoro della collaboratrice domestica romena hanno chiesto aiuto alla polizia per poterla cogliere sul fatto.

I sospetti delle padrone di casa sulla domestica

Oggi, allora, la 44enne dell’Est Europa è stata arrestata dagli agenti in servizio al commissariato Salario-Parioli, non prima di aver messo a segno però l’ennesimo colpo. tutto è cominciato oltre un anno fa quando la donna, che prestava servizio da tempo presso due famiglie italiane, ha cominciato a impossessarsi di numerosi oggetti di valore, rubandoli da entrambe le abitazioni in cui prestava servizio. Così, i poliziotti hanno pensato di tenderle un tranello per avere la conferma dei sospetti nutriti dalle due datrici di lavoro della domestica e magari coglierla in flagrante. E così, nascoste delle banconote, precedentemente fotocopiate, in vari punti delle case, proprio dove precedentemente la donna aveva già rubato del denaro, gli uomini del commissariato si sono appostati nei pressi dell’abitazione e hanno atteso la donna all’uscita dal lavoro.

La trappola tesa dalla polizia e la conferma dei furti

La quale, fermata per un controllo, è stata trovata in possesso delle banconote segnate. A quel punto la signora ha tentato di giustificarsi raccontando agli agenti di aver rubato per i suoi quattro figli: al di là di necessità e scusanti addotte come motivazione dei ripetuti furti, però, resta il fatto che, negli uffici di polizia, la donna ha confessato di aver rubato a più riprese un intero servizio di sottopiatti in argento portando via due pezzi alla volta, un bracciale, un anello acquistato in una famosa gioielleria del centro e piccole somme di denaro. La merce rubata, potrebbe poi essere stata in parte spedita in Romania ed in parte rivenduta ad un “Compro oro”, dunque non sarà facile per le derubate recuperare il maltolto.

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