Pizzarotti ci riprova e si ricandida a Parma: ma chiude a Pd e grillini

5 Feb 2017 19:48 - di Bianca Conte

L’annuncio è arrivato ufficialmente già il 21 gennaio scorso tramite Facebook: sul suo profilo, infatti, il sindaco uscente di Parma Federico Pizzarotti ha postato la sua intenzione di ricandidarsi. Un breve video-spot e il gioco è fatto:  “Ho deciso di ricandidarmi, per non lasciare un buon lavoro a metà e per rimettermi a disposizione della nostra comunità. E ora, nello stesso giorno di 5 anni fa, ci mettiamo in cammino”, ha fatto sapere ai suoi amici di cordata e di social il primo cittadino pronto a rilanciarsi nell’impresa di amministrare la città.

Pizzarotti ci riprova: si candida con una sua lista

E così Parma si prepara per le elezioni amministrative che si svolgeranno in primavera. In campo, al momento, solo due avversari: il Pd, con un candidato da scegliere alle primarie, e la lista civica del gruppo “Effetto Parma” del sindaco uscente Federico Pizzarotti, eletto nello scorso mandato con il M5S ma fuoriuscito dal movimento a ottobre scorso. E allora, decisamente scottato dall’esperienza movimentista grillina, e complice il fatto che a Pizzarotti non sarà certo passata inosservata la blindatura e il sostegno riservati da Grillo alla collega Virginia Raggi, con un pizzico di sano risentimento per tutto quanto da lui vissuto, sempre sul suo profilo social Pizzarotti si affretta a chiarire: “La lista civica del sindaco è aperta ai cittadini e dialogherà con tutti, ma è chiusa ad alleanze con altri partiti”. Democratici compresi: insomma, nessun inciucio col Pd, sentenzia quasi categoricamente il primo cittadino di Parma, apparentemente insensibile agli attestati di stima e alle voci delle sirene dem che provengono dall’amministrazione e dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, che vorrebbe un Pizzarotti dialogante con un nuovo centrosinistra.

Il sindaco uscente chiude a 5 Stelle e Pd

Del resto Pizzarotti si è portato dietro, uscendo dal M5S, la parte meno oltranzista dei pentastellati parmigiani che, glielo hanno già confermato, lo seguiranno nella sua nuova avventura mentre, a rappresentare il Movimento, sono rimasti due consiglieri comunali, Mauro Nuzzo e Fabrizio Savani. Un numero esiguo per portare i 5 Stelle alle amministrative tanto che, l’8 febbraio prossimo, il capogruppo in Comune a Bologna, Massimo Bugani, braccio destro di Davide Casaleggio e fedelissimo di Grillo, dovrebbe recarsi a Parma per parlare con i due consiglieri e valutare se ci sono i presupposti per una lista 5 Stelle per le amministrative. Il Pd, invece, ha scelto ancora una volta la strada delle primarie del centrosinistra che sono state posticipate dal 19 febbraio al 5 marzo. Si voterà in circa 15 seggi e i candidati sono 3: l’albanese Gentian Alimadhi, Dario Costi e Paolo Scarpa. E tra competitor e vecchie casacche, Pd e movimentisti grillini, e in attesa delle candidature del centrodestra, Pizzarotti prova a farsi spazio e ad andare oltre. Agli elettori in primavera, poi, l’ardua sentenza…

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