New York, crollano le vendite di Tiffany. Tutta colpa della Trump Tower?

5 Feb 2017 11:04 - di Riccardo Arbusti

Crollano le vendite della celebre gioielleria Tiffany & Co. a New York e subito si trova un colpevole: è la Trump Tower, che attira curiosi, turisti, contestatori e forze dell’ordine che blindano la zona e allontanano  i facoltosi clienti dalla Fifth Avenue. Troppo caos per il vicino, storico, negozio di oreficeria reso celebre dal film di Blake Edwards del 1961 “Colazione da Tiffany” .

Poche vendite a Natale per Tiffany

Così, scrive il sito dell’agenzia Agi, Tiffany ha visto crollare le vendite (-14% nel periodo natalizio) e ha puntato l’indice sulla Trump Tower, dove continua a risiedere Melania Trump con il figlio Barron. Una scelta che secondo la rivista Forbes costa alla città di New York ogni giorno 1 milioni di dollari per garantire la sicurezza. 

Melania a New York fino alla fine dell’anno scolastico

L’ultima apparizione pubblica di Melania Trump risale al 21 gennaio, alla cerimonia postinaugurazione della preghiera multireligiosa nella Cattedrale nazionale di Washington. E il giorno dopo, data del 12esimo anniversario di matrimonio della coppia presidenziale, lei è tornata a New York, con Barron al seguito. 

Nonostante ciò, la portavoce della First Lady ha smentito le voci, circolate di recente, che Melania non avrebbe intenzione di trasferirsi a Washington. “Queste notizie sono false”, ha ammonito. Successivamente Stephanie Winston Wolkoff, sua senior adviser, ha confermato il trasferimento: “La signora Trump si trasferirà alla Casa Bianca alla fine dell’anno scolastico, ma nel frattempo farà spola tra New York e Washington” ha detto, aggiungendo che Lady Trump “è onorata di servire questo Paese e sta prendendo molto sul serio il suo ruolo e le sue responsabilità”. 

 

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