Né leghisti né fascisti: è della Cgil l’uomo che ha chiuso le rom nel gabbiotto

24 Feb 2017 20:27 - di Giovanni Trotta

Uno dei tre dipendenti del supermercato di Follonica, dove due donne rom sono state rinchiuse in un gabbiotto, è iscritto alla Cgil. Lo ha reso noto il segretario generale della Cgil di Grosseto, Claudio Renzetti, che ha annunciato immediati provvedimenti per “sospenderlo cautelativamente”. Immediatamente tuttie le anime belle della sinistra hanno tuonato contro Salvini, reo dei peggiori sentimenti xenofobi, da Civati a Fratoianni e compagnia cantante. Addirittura il presidente della regione Toscana Ernesto Rossi ha parlato di “frutti avvelenati della xenofobia, e non si parli di goliardate. Quello che è successo a alle due donne Rom a Follonica è gravissimo e deve essere condannato fermamente, come ha fatto la stessa azienda”. È stata una gara all’indignazione, anziché a chiedersi i motivi profondi di certi comportamenti. Come si ricorderà, il leader della Lega se la era presa con la Lidl: “Difendete i vostri lavoratori, non le ladre o le frugatrici. Vergogna Lidl!”, ha scritto su Twitter Matteo Salvini, commentando il post della catena di supermercati che recitava così: “Siamo venuti a conoscenza del video diffuso in rete. Prendiamo le distanze senza riserva alcuna dal contenuto del filmato che va contro ogni nostro principio aziendale”, con riferimento appunto al filmato delle due donne rom chiuse in una gabbia, in un punto vendita di Follonica. Dopo l’ennesima figuraccia delle sinistre che hanno dimostrato ancora una volta di avere pregiudizi, qual è la morale di questa triste vicenda? Che certo atteggiamenti e comportamenti non sono né di destra né di sinistra, né leghisti né fascisti, ma qualcosa stanno lì a dimostrare. Che cosa, lo devono capire le sinistre…

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