Meloni: “Una lista unica del centrodestra si può fare, ma a condizione che…”

26 Feb 2017 15:27 - di Mariano Folgori

“Il centrodestra ha la possibilità di vincere le elezioni. Ma le ammucchiate non funzionano, Occorre una proposta credibile. Mettere  al centro l’interesse nazionale. E’ una proposta politica che può avere la maggioranza”. Lo dice Giorgia Meloni nella trasmissione in 1/2 ora di Lucia Annunziata.  “Le sintesi – aggiunge Meloni – si possono trovare in alto e non in basso per mettere  insieme. Ci lavorerò”, ma “non troverò un accordo ad ogni costo”. E poi aggiunge:  “Berlusconi, del resto, è stato definito il primo dei populisti”. 

“Clausula anti-inciucio  e metodi chiari per la scelta della classe dirigente”

“Sono ottimista – spiega la Meloni –  sul fatto che si possa fare una lista che comprende ampi pezzi di centrodestra, se non in buona  sostanza tutti quelli che vogliono aderire ad una proposta nuova,  chiara, con una clausola anti-inciucio e metodi chiari per la scelta  della classe dirigente”. “Nelle prossime amministrative -aggiunge –  mi piacerebbe che noi facessimo questo  tentativo, per esempio penso alla città di Genova, dove c’è una bella realtà di Fratelli d’Italia, c’è una bella realtà della Lega e Forza  Italia è rappresentata da Giovanni Toti che con noi ha fatto tante  iniziative. Perché  non lavorare per sperimentare lì l’ipotesi di una  lista che ci veda insieme sui temi della sovranità? Penso che darà  grandi risultati”. La Annunziata chiede anche  Giorgia perché non è andata al congresso di fondazione del Movimento nazionale per la sovranità animato da Alemanno e Storace.  “Non ero interessata” risponde la Meloni, che aggiunge:  “Non si può fare i sovranisti con Marchini. hanno fatto molte giravolte, non li considero alleaibili a  noi, non mi paiono molto affidabili nei contenuti. A me interessa  costruire una cosa che dia un futuro agli italiani non una poltrona a  qualche ex dirigente della destra”. Giorgia insiste sul tasto della credibilità. “Se si è credibili, più siamo è meglio è”.

“Tassisti e ambulanti hanno ragione. Il governo è forte con i deboli”

Più in generale, la Meloni ritiene che FdI e lo schieramento cosiddetto “populista” abbiano oggi grandi possibilità di vittoria per il cambiamento del clima storico. “Le categorie di destra e di sinistra sono ormai inadeguate per come le abbiamo raccontate”. “Dicono  che  siamo i populisti -aggiunge – , ma noi siamo dalla parte del popolo”. 

Domanda d’obbligo è sulla protesta delle categorie dei gironi scorsi. “Tassisti e ambulanti -risponde la Meloni –  hanno ragione perché il governo è  forte con  i deboli e debole con i forti”. Non manca nemmeno una stoccatina al M5S: “Non si fa il tirocinio  da sindaco di Roma perché,  se fai il tirocinio, la città finisce in ginocchio”.

“Il video delle due rom in gabbia non mi è piaciuto”

Un riferimento necessario  anche alle politiche di immigrazione  “Io non solo razzista E’ molto più razzista far entrare in Italia centinaia di migliaia di immigrati per poi specularci sopra”. La Meloni condanna comunque il video delle due rom in gabbia. “Non  mi è piaciuto. Penso che se trovi qualcuno  che sta rubando sia giusto cercare di trattenerlo e chiamare la  Polizia. Penso che non sia giusto deriderlo e pubblicare il video su  Facebook”. “Bisogna però interrogarsi -aggiunge la Meloni – sulla ragione per la quale un  iscritto alla Cgil pubblica quel video e la ragione per la quale l’87  per cento degli italiani crede che quel video fosse giusto. Noi  abbiamo sottovalutato il problema dei rom in Italia, questa nostra  idea dell’accoglienza fine a se stessa ci ha fatto quasi ritenere che  è normale, perché fa parte della loro cultura, se i rom non si integravano, se non mandano i figli a scuola, se mandano i loro figli  a mendicare. Io penso che non sia normale: se la tua cultura  contravviene le mie regole o cambi nazione o cambi cultura”.

Alla fine, persino la ruvida Annunziata si complimenta con Giorgia.

 

 

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