Ladri sì, ma dal cuore d’oro: rubano l’ecografo all’Asl e poi lo restituiscono

6 Feb 2017 15:02 - di Valerio Falerni

Ladri dal cuore d’oro o inguaribili malfattori costretti a restituire il maltolto solo da bieche ragioni di “mercato”? Nell’attesa che gli investigatori facciano chiarezza su quanto accaduto a Tricase, importante centro della provincia di Lecce, a tirare un sospiro di sollievo è il direttore del distretto sanitario di Gagliano del Capo, Giuseppe Guida, che quasi non credeva ai propri orecchi quando in mattinata gli è stato riferito l’ecografo ribato pochi giorni fa, nottetempo, nel centro salute di Trecase della Asl salentina era stato ritrovato ben protetto sotto una pensilina.

È accaduto a Lecce: l’ecografo è di ultima generazione

Lo stesso Guida, all’indomani del furto, aveva lanciato un accorato appello per la restituzione del prezioso strumento diagnostico, per altro appena acquistato. Si tratta di uno degli ecografi portatili di ultima generazione. Strumenti fondamentali per poter fare esami a domicilio, utilissimi quindi per offrire un servizio prezioso a pazienti fragili, che non possono lasciare la propria casa o il proprio letto. Anche in considerazione di queste caratteristiche tecniche, il furto aveva suscitato una fortissima indignazione cui ha dato voce l’accorato appello del dirigente. Circostanza, questa, che farebbe pensare più al pentimento dei ladri anche se non sono pochi quanti invece puntano su una spiegazione più concreta: i ladri avrebbero resituito l’ecografo solo averne costatao la difficoltà di “piazzamento”.

Il dirigente sanitario aveva rivolto un appello ai ladri

Chi sembra decisamente propendere per la tesi del “pentimento” è il direttore generale della Asl di Lecce, Silvana Melli, che in una dichiarazione ha infatti tenuto ad evidenziare come «la salute delle persone è più importante di qualsiasi cosa, evidentemente anche per chi l’ecografo l’aveva inopinatamente rubato». Tutto è bene quel che finisce bene. Meglio ancora sarebbe stato se questa storia, così simile a tante altre pur nella sua singolarità, non fosse mai cominciata.

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