La Merkel in Turchia. Incontro ad alto rischio con Erdogan, “amico-nemico”

2 Feb 2017 9:56 - di Stefania Campitelli

Il cancelliere tedesco Angela Merkel è  in Turchia per la sua prima visita dal tentato (e molto discusso) golpe dello scorso 15 luglio. In programma un incontro ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan econ il primo ministro Binali Yildirim. I rapporti tra Germania e Turchia, due alleati Nato, sono peggiorati negli ultimi mesi dopo la rappresaglia messa in atto da Erdogan nei confronti dell’opposizione turca all’indomani del tentato colpo di stato.

La Merkel incontra Erdogan

La Merkel ha più volte contestato il pugno di ferro usato da Erdogan, che ha portato all’arresto di circa 43mila persone nell’ambito di uno stato di emergenza ormai in vigore da oltre sei mesi. Erdogan, dal canto suo, si è invece lamentato per la mancata estradizione, da parte della Germania, di centinaia di persone sospettate di essere legate al golpe, al Pkk o a partiti turchi di estrema sinistra. Intanto il numero dei turchi richiedenti asilo in Germania è salito dai 1.700 del 2015 ai 5.700 del 2016. Anche la scorsa settimana 40 soldati turchi della Nato hanno chiesto asilo politico a Berlino. 

Una visita cruciale

C’è poi la questione della stampa, con Berlino che accusa Ankara di aver posto delle restrizioni alla libertà di espressione e la Turchia che chiede alla Germania l’estrazione dell’ex direttore del giornale di opposizione Cumhuriyet, Can Dundar, fuggito in territorio tedesco dopo il golpe. In Germania Dundar è molto attivo sul fronte anti-Erdogan e ha fondato un nuovo portale anti-Erdogan, Ozguruz (Noi siamo liberi), e ha incontrato esponenti di spicco locali, tra cui il presidente tedesco Joachim Gauck. In Germania vivono tre milioni di persone di origine turca, la maggiore popolazione turca al di fuori della Turchia. Insomma i rapporti bilaterali sono molto tesi. Per la Merkel, quindi, la visita ad Ankara è e importante per le elezioni che si terranno in Germania a settembre. «Questo viaggio avviene perché siamo convinti che sia necessario continuare i contatti con la Turchia, un partner importante della Nato, un vicino della Ue molto importante», ha detto il portavoce della cancelliera, Steffen Seibert.

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