Il dolore e la rabbia dei genitori di Gloria Rosboch: ce l’hanno uccisa 3 volte

16 Feb 2017 13:46 - di Prisca Righetti

Si è conclusa da poco la nuova udienza preliminare che si è svolta in mattinata al Tribunale a Ivrea, davanti al gip Alessandro Scialabba, ultimo appuntamento processuale del procedimento a carico di Gabriele Defilippi e Roberto Obert, ritenuti responsabili della morte di Gloria Rosboch, l’insegnante di Castellamonte scomparsa da casa nel gennaio 2016 e ritrovata cadavere alcune settimane dopo in una discarica nei boschi del Canavese. L’udienza si è aperta con l’interrogatorio di Efisia Rossignoli. La donna è indagata per concorso nella truffa ordita da Gabriele ai danni di Gloria Rosboch che con la promessa di una nuova vita in Costa Azzurra le aveva sottratto 187 mila euro. Nella scorsa udienza i legali della donna che, secondo l’accusa avrebbe avuto il ruolo di “telefonista” di quella che si è rivelata essere una sorta di banda criminale, avevano chiesto il patteggiamento e il procuratore capo, Giuseppe Ferrando, prima di esprimersi sulla richiesta, aveva suggerito che la donna venisse sentita con un incidente probatorio. In aula, allora, erano presenti Gabriele Defilippi, la madre, Caterina Abbattista, attualmente agli arresti domiciliari, e Roberto Obert. All’udienza, poi, hanno presenziato anche i genitori della vittima, la mamma Luisa Mores ed il papà Ettore Rosboch.

Il dolore e la rabbia dei coniugi Rosboch

E allora, il pensiero e le attenzioni sono andati tutti a loro, a quei due poveri genitori costretti a dire addio all’unica figlia, uccisa senza pietà. «Me l’hanno ammazzata tre volte» ha commentato il padre Ettore Rosboch lasciando il tribunale di Ivrea dove il giudice ha disposto la perizia psichiatrica per Gabriele Defilippi. «Per me è solo un modo per allungare i tempi del processo», ha aggiunto la mamma di Gloria Rosboch. Ma non è solo il sospetto che sulla sentenza possa incombere il dubbio dell’accertamento psicologico – e magari indurre ad allentare la morsa detentiva come già in altri innumerevoli precedenti analoghi – ad animare le parole dei due provati genitori. Ettore Rosboch e sua moglie Luisa Mores non vogliono nemmeno provare a perdonare gli assassini della loro figlia: il dolore e la rabbia sono ancora molto forti. E una recente intervista rilasciata dalla donna alle colonne del settimanale Giallo lo conferma una volta di più: «Si sono fatti passare per amici, hanno cercato di tranquillizzarci. Per loro provo un odio mortale. Devono a loro volta finire in fondo a un pozzo», ha dichiarato la signora Mores, aggiungendo ulteriori parole di accusa anche nei confronti della madre di Gabriele De Filippi, accuse che coinvolgono la donna proprio come complice: «Ho visto Gabriele e la mamma bruciare nel caminetto delle banconote», ha sostenuto sempre nella stessa intervista la mamma di Gloria, riferendosi alle banconote false utilizzate da Gabriele e Roberto per organizzare la loro trappola mortale ai danni della povera Gloria. I due ex amanti, De Filippi e Obert, intanto, tanto per aggiungere altre tinte fosche al delitto, continuano ad accusarsi a vicenda e sulla dinamica dell’omicidio le loro versioni sono contrastanti.

 

 

 

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