Esplode la protesta dei pescatori. Bombe carta davanti alla Camera

28 Feb 2017 15:58 - di Redazione

Pescatori sul piede di guerra. Cartelli, fischietti e petardi in piazza Montecitorio, per il sit-in di protesta organizzato dai pescatori dell’Associazione Marinerie d’Italia, che sono arrivati da tutta Italia per protestare contro «sistema di sanzioni sulla pesca che prevede delle multe smisurate rispetto alle infrazioni commesse». È questa l’accusa principale mossa dai pescatori che hanno occupato la piazza davanti alla Camera presidiata dalle forze dell’ordine (la manifestazione è in corso). Ci sono stati momenti di forte tensione quando i manifestanti hanno fatto esplodere anche una bomba carta, dopo aver acceso fumogeni rossi.

Pescatori in piazza: petardi e bombe carta

Due manifestanti denunciati per esplosione in luogo pubblico di materiale pirotecnico. Nel primo pomeriggio la questura ha convocato i responsabili per fermare le intemperanze, se la manifestazione dovesse proseguire con il lancio di petardi gli agenti – ha avvisato la questura – sono pronti a intervenire. Nel frattempo la polizia scientifica sta filmando alcuni dei manifestanti per individuare chi dovesse commettere reati come è già accaduto. A dare l’allarme sono stati alcuni parlamentari che hanno attivato il commissariato Trevi Campo Marzio. Due bombe carta sono esplose davanti alla sede dei gruppi di Fi, Ncd e Ala al Senato, in piazza delle Cinque Lune, nei pressi di piazza Navona.  A darne per primi notizia, alcuni senatori di Forza Italia che erano sul luogo al momento dell’esplosione. «Stavamo entrando – racconta Francesco Giro – subito dopo le votazioni in aula, quando alcuni sconosciuti hanno lanciato e fatto esplodere due bombe carta che hanno fatto tremare il Palazzo». La protesta dei pescatori, in gran parte provenienti dalla Sicilia, nasce dalle ultime novità contenute nella legge 154/2016 che inasprisce il regime sanzionatorio nella normativa sulla pesca di pesce spada e del tonno.  Al sit-in sono state invitate le delegazioni di tutti i gruppi parlamentari per porre la questione che – spiegano gli organizzatori  – «gravano sul mondo della pesca penalizzato dalle regole dell’Unione europea».

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