Sul web la base scatenata contro Grillo: stritolato per la “tripla capriola carpiata”

11 Gen 2017 10:39 - di Ginevra Sorrentino

Alla base grillina proprio non è piaciuto il cambio di casacca e l’immediato dietrofront in zona cesarini ostentato da Grillo in trasferta europea. Proprio no: il fare e disfare del leader movimentista non è stato gradito dalla base M5S che, oltre a interrogarsi sul prezzo che ora i pentastellati dovranno pagare a Farage per la retromarcia forzata, si è scatenata sul blog dell’ex comico genovese in prestito alla politica. E dire che già l’eventualità di entrare in un gruppo a loro distante anni luce ma funzionale ad acquisire peso specifico decisamente più pesante in Europa era un’eventualità considerata a naso tappato; ma adesso, dopo l’annuncio dell’abbandono sull’altare diGuy Verhofstadt e del rinnovo dell’accordo con l’Efdd, e le conseguenti condizioni dettate dal leader di Ukip a seguito del tentato tradimento con l’Alde, si è sperticata in invettite a dir poco di dissenso…
La base scatenata contro Grillo

Attivisti imbufaliti stritolano Grillo sul web

Attivisti imbufaliti, insomma, quelli attivi in Rete sulle bacheche Fb dei 5 Stelle – compresa quella di Beppe Grillo – solitamente tenuta a riparo dalle critiche perché, vanno bene la democrazia diretta e le votazioni online, ma come l’arcaica saggezza pre-virtuale insegna, i panni sporchi è sempre meglio lavarli in chat private… Sempre, o quasi comunque: decisamente non stavolta. E così,i commenti esacerbati e le recriminazioni pesanti hanno riempito la piattaforma digitale che, nel giro di poco ore, ha postato a ripetizione note inviperite e sberleffi ironici. «Bene, questa a casa mia si chiama tripla capriola carpiata«, ha ironizzato tra i tanti un attivista. «Dopo queste mortificanti traversie – gli ha fatto eco un altro – un po’ di umiltà no, eh? O almeno un po’ di autocritica. Sarebbe più ragionevole. Invece il capo sembra quel pugile che più sganassoniprende, più fa il baldanzoso»…

E alla faccia della democrazia diretta…

Insomma, un pugile stonato poco incline all’autocritica è uno dei commenti più gentili rivolti a Grillo. E le invettive non si limitano certo solo al leader movimentista: nelle ultime ore, infatti, c’è stato anche chi – e non sono stati pochi – ha puntato il dito anche contro Davide Casaleggio e il fedelissimo David Borrelli, considerati artefici di una trattativa disperata, poi fallita miseramente. «Dopo questa decisione – ha postato un altro internauta pentastellato risentito – sarebbe opportuno dichiarare chiaramente il ruolo di Casaleggio nel Movimento. Del resto l’ereditarietà nel movimento non è contemplata. Non è stato eletto da nessuno e come capo d’azienda è in pieno conflitto di interessi». Ma la rimessa in discussione generica di ruoli e gerarchie, e il riferimento ai conflitti d’interessi di Casaleggio jr, l’utlima stilettata è stata riservata (ancora) a Grillo al quale, uno dei tanti delusi-arrabbiati ha pensato bvene di chiedere: «Ma perché continui a decidere senza coinvolgerci?».

Sulla “particolare” gestione del blog

Non solo: oltre che sulla tendenza a decidere al quanto arbitrariamente – alla faccia della democrazia diretta e della strada a senso alternato tra base e vertici – non sono mancate neppure le accuse di “discutibile” gestione del blog. «Poco fa ho risposto a un commento che proponeva di rivotare – ha denunciato un attivista – sostenendo che 80% che si era espresso per l’Alde avrebbe dovuto ancora esprimersi tra le due altre opzioni, ma vedo che è stato bannato! Insomma, facciamo tremare tutto lo “stabilimento” e poi banniamo tremando per un commento?»… Agli internauti – e non solo grillini – l’ardua, quanto scontata, sentenza…

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